Gestione del Conflitto e Negoziazione, un esempio virtuoso di didattica on line
Intervista al Prof. Ugo Merlone, docente di Gestione del Conflitto e Negoziazione al Dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino.
Il passaggio obbligato alla didattica on line ha costretto molti docenti ad effettuare modifiche e correzioni ai propri corsi, non tutti semplici da gestire, per adattarsi alle circostanze. Tuttavia questa conversione forzata all'e-learning ha portato in molti casi dei benefici imprevisti; si sono venute a creare attività didattiche che non si sarebbero potute svolgere in presenza. Il Prof. Ugo Merlone, docente di Gestione del Conflitto e Negoziazione al Dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino ci ha raccontato la sua esperienza.
Professor Merlone, lei insegna Gestione del Conflitto e Negoziazione al Dipartimento di Psicologia. Quali tematiche affronta questo corso?
In questo corso si affrontano tre tematiche strettamente collegate: Conflitto, Negoziazione come competenza per affrontare i conflitti, e Negoziazione in caso di crisi. Il conflitto, secondo Hocker e Wilmot (2017), si determina quando almeno due parti indipendenti si fronteggiano assumendo di avere obiettivi incompatibili, risorse scarse ed interferenze reciproche nel raggiungere i propri obiettivi. Spesso di fronte al conflitto si tende a reagire in due modi: evitiamo la situazione o attacchiamo l’altra parte rischiando di distruggere valore e relazioni importanti. La negoziazione ci offre una terza via: la possibilità di usare le situazioni di conflitto per creare valore. Data la prevalenza di conflitti nella vita quotidiana la negoziazione è quindi una competenza trasversale fondamentale: infatti, come dicono Fisher e Ury (1981) ciascuno di noi negozia qualcosa ogni giorno.
Infine, essendo questo corso un insegnamento del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Criminologica e Forense affrontiamo anche la negoziazione nelle situazioni di crisi. Quest'ultima, pur condividendo alcuni aspetti comuni con la negoziazione commerciale e la negoziazione che usiamo nella vita di tutti i giorni, necessita di un approfondimento particolare.
Per cause di forza maggiore la didattica in questo periodo si è svolta esclusivamente on line. Come ha adattato il suo corso in un ambiente di apprendimento da remoto?
Il mio approccio didattico è interattivo e le lezioni vengono co-costruite con chi è presente in aula: mettendomi in relazione con chi mi ascolta la lezione viene adattata per massimizzare l’apprendimento. Questo vale a maggior ragione per un corso che affronta queste tematiche, infatti normalmente le lezioni sono caratterizzate dalla visione di filmati e dalla partecipazione ad attività in modo da poter applicare a situazioni quanto più vicine alla realtà i concetti presentati. Seppur in remoto, il corso ha mantenuto il suo carattere di interattività attraverso il servizio di web conferencing che l'Ateneo ha subito messo a disposizione di tutti noi. In alcuni casi la discussione che sarebbe stata svolta in aula si è svolta in remoto ed in altri casi sono state richieste brevi relazioni in cui le riflessioni hanno trovato una forma scritta. Ricevere, classificare e valutare periodicamente le relazioni ha comportato uno sforzo aggiuntivo notevole ma necessario per supportare il processo di apprendimento. Purtroppo non si sono potute svolgere in remoto numerose delle attività esperienziali che avrei proposto in presenza.
In una delle sue ultime lezioni tenutesi on line avete ospitato Philip Brown, l'inventore delle Negotiation Cards. Ci spiega cosa sono? E come si è svolta la lezione?
La negoziazione è una attività complessa che necessita di competenze interdisciplinari: da un lato occorre saper analizzare gli aspetti sostanziali della negoziazione e le capacità di problem solving sono fondamentali, allo stesso tempo occorre avere la capacità di gestire gli aspetti relazionali con la controparte. Per sviluppare le capacità negoziali è essenziale fare pratica attraverso simulazioni seguite da un accurato feedback. Philip Brown ha messo a punto le Negotiation Cards che permettono a chiunque di affrontare negoziazioni (commerciali) in modo da far pratica e ricevere feedback.
Nella lezione a cui ha partecipato anche Philip, e che per l’occasione è stata svolta in inglese, dopo aver introdotto alcuni concetti fondamentali della negoziazione come il BATNA (Best Alternative to a Negotiated Agreement) e il prezzo di riserva, abbiamo usato le Negotiation Cards per applicare le nozioni apprese in un gioco di ruolo, dove due studentesse si sono immedesimate rispettivamente nel ruolo di acquirente e di venditrice impegnate in una trattativa commerciale. Coloro che non erano parte attiva hanno potuto vedere come si è articolata la negoziazione da un punto di vista privilegiato.
Questa esperienza didattica con le Negotation Cards potrebbe essere riproposta anche dopo il lockdown?
Certamente, al momento sto traducendo le Negotiation Cards in italiano e quando saranno disponibili in Italia questa attività sarà aggiunta a quelle che svolgo nel corso in presenza. Inoltre, sperando di poter riprendere in sicurezza ed in presenza le attività di Unito, sarebbe interessante utilizzare le Negotiation Cards in uno degli International Games Day @your library che si tengono presso la Biblioteca Kiesow del Dipartimento di Psicologia. L’International Games Week @ your library – IGW, è un’iniziativa promossa a livello mondiale da Games and Gaming Round Table dell’American Library Association per riconnettere le comunità attraverso le biblioteche attorno al valore educativo, ricreativo e sociale di ogni tipo di gioco. In questo caso il valore educativo sarebbe declinato anche verso la formazione.
#unitohomecommunity