Vivere insieme. Comunità e relazioni nella società globale
Il nuovo libro del professor Piero Amerio, emerito di Psicologia Sociale all'Università
Il vivere insieme è un dato intrinseco alla condizione umana. Viviamo insieme gli uni con gli altri in qualche forma di società non per una scelta (nostra o dei nostri progenitori) ma perché questa modalità di vita sociale si è radicata nelle strutture psicobiologiche e socio-culturali di base della nostra specie. Così come si è radicata quella modalità che ci rende “individui” e ci fa vivere come tali. Infatti solo in un contesto di costanti relazioni e comunicazioni tra l’adulto ed il bambino possono attualizzarsi le prerogative innate che servono a ciascuno per crescere e vivere nel nostro mondo… ma in questo stesso contesto infantile si realizza, sviluppandosi poi via via, quell’autoriconoscimento esistenziale che fa «sapere» tacitamente a ciascuno di essere se stesso, possessore di un corpo e di un «io», e di una propria soggettività. Alla fin fine, pur essendo esseri sociali, è come individui che dobbiamo far fronte ai problemi dell’esistenza, gestendo noi stessi e le situazioni.
In tale duplice dimensione del sociale e dell’individuale, il libro del Prof. Piero Amerio affronta il problema del vivere insieme nel mondo contemporaneo in cui i processi di globalizzazione creano notevoli problemi alla vita delle comunità e provocano una decisa svolta nell’esperienza individuale. L’analisi si indirizza in chiave psicosociale su vari aspetti del lavoro, della sicurezza, dei movimenti di migrazione e della violenza, soffermandosi con speciale riguardo sull’importanza della solidarietà e del dialogo quali essenziali strumenti di costruzione identitaria e di coesione sociale.
Piero Amerio
Vivere insieme. Comunità e relazioni nella società globale
Il Mulino, 2017