UniTo, verso un modello per l'università inclusiva
Linee guida e formazione innovativa a livello nazionale per la valorizzazione delle differenze tra chi studia
Un salto di qualità nella promozione dell'inclusività delle studentesse e degli studenti con disabilità e disturbi specifici dell'apprendimento. Questa l'ambizione dell'Università degli Studi di Torino che già registra a livello nazionale il primato di immatricolazioni di studenti con DSA: 1993 nell'anno accademico 2020/21. Sono state presentate oggi in diretta streaming dall’aula magna della Cavallerizza Reale, con gli interventi del Rettore Stefano Geuna, della Delegata del Rettore per Disabilità e DSA Prof.ssa Marisa Pavone e della Direttrice Generale Loredana Segreto, le novità e i progetti che UniTo mette in campo in favore delle studentesse e degli studenti con disabilità e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
I numeri confermano il ruolo guida di UniTo a livello nazionale sulle politiche di inclusione. L’Ateneo torinese infatti, oltre al primato di studenti con DSA immatricolati quest'anno (1993 studenti con DSA, +25% rispetto allo scorso anno accademico), conta anche, tra i suoi immatricolati, 897 studenti disabili.
Il valore aggiunto di UniTo è dato da due interventi unici a livello nazionale, rivolti alle due principali fonti di erogazione dell’offerta formativa:
- "LINEE GUIDA" per i docenti su come gestire concretamente la didattica - in aula, nei laboratori e nei tirocini - perché sia accessibile alla generalità degli studenti, con particolare cura per quelli con esigenze speciali
- FORMAZIONE per studenti/studentesse volontari che aiutano i compagni e le compagne a studiare
Quello della formazione degli studenti e delle studentesse tutor è un progetto rivolto a coloro che partecipano alla selezione per essere tutor alla pari. È fruibile online, accessibile, e propone materiali di vario tipo: interattivi, con animazioni (avatar che svolgono i ruoli di tutor, studenti e docenti), e testuali, con e-book da consultare durante l’esperienza. Una formazione obbligatoria che deve essere svolta individualmente prima dell’inizio dell’attività di tutorato, vale 5 ore di servizio e prevede un’autovalutazione. In aggiunta, i partecipanti potranno partecipare al miglioramento del tutorato, attraverso un diario in cui raccogliere i propri suggerimenti sull’esperienza (criticità e punti di forza), da riferire all’Ufficio preposto di Ateneo.
Le linee guida invece intendono fornire un know-how snello e di facile accessibilità, di supporto ai docenti, per misurarsi nella didattica in presenza e a distanza con gli studenti che presentano disabilità e DSA: dalla progettazione del corso, all’iter di accoglienza, allo svolgimento dell’insegnamento, agli esami, alla tesi. Il documento illustra gli indirizzi di azione programmatica, i principi di progettazione universale e di accessibilità e i principali modelli di approccio alle disabilità; informa sulle caratteristiche degli studenti con disabilità (sordi, ciechi, giovani con problemi fisici o psichici) e con DSA (dislessici, discalculici, disgrafici); si focalizza in modo esteso sui suggerimenti pratici e organizzativi per una didattica inclusiva (strumenti di compensazione e misure dispensative, come preparare il materiale didattico) sia nella fase dello studio sia agli esami. Infine, evidenzia le reti di presidio e di supporto in Ateneo e i progetti attivi.
Nel filone della ricerca si collocano i progetti a connotazione inclusiva che, nell’insieme, sono la prova della volontà di mettere a sistema i principi di accessibilità e accoglienza, per favorire il successo accademico e l’inclusione di tutti gli studenti e le studentesse, con particolare cura per quelli con caratteristiche “speciali”: il corso sul metodo di studio, il Laboratorio “Polin”, la Ricerca sugli studenti con DSA, i progetti Orientamento e continuità e Enjoy the difference.
“L’Università di Torino intende giocare un ruolo di guida nelle politiche di inclusività per studentesse e studenti con DSA - dichiara il Rettore di UniTo Stefano Geuna -. Questo perché obiettivo prioritario di ogni grande Ateneo deve essere la promozione dell’accesso allo studio come canale di valorizzazione del potenziale che ciascuno, con le proprie singolarità e differenze rispetto agli altri, è in grado di esprimere. Se messo nelle condizioni di farlo. Le importanti novità che presentiamo oggi definiscono la tendenza ad un modello e si concretizzano in due azioni ritenute strategiche per promuovere la valorizzazione delle differenze attraverso l’innovazione didattica. Le parole chiave sono “consapevolezza” del compito formativo che ci spetta come docenti e “formazione” diffusa per declinare al meglio il sostegno quando necessario.
Questo significa creare le condizioni favorevoli a garantire il successo accademico e modalità di studio adeguate a tutti gli studenti e le studentesse, affinché disabilità e dislessia, discalculia, disortografia non rappresentino più un significativo impedimento alla realizzazione umana e professionale”.
“In questi ultimi anni, abbiamo registrato il primato di immatricolazioni di studenti con DSA, rispetto agli altri Atenei italiani - dichiara la Prof.ssa Marisa Pavone, Delegata del Rettore per Disabilità e DSA -. Convinta che l’attenzione agli studenti e alle studentesse con situazioni personali complesse può qualificare l’Offerta Formativa, la Ricerca e i Servizi per tutta la comunità accademica, abbiamo compiuto nuovi passi avanti, attraverso due interventi “di sistema”: la formazione degli studenti e delle studentesse tutor alla pari e specializzati, cioè coloro che si rendono disponibili a studiare insieme e ad aiutare i compagni con maggiori difficoltà, e l’emanazione di “linee guida” per tutti i docenti per una didattica accessibile e integrativa.
L’approdo a tutte queste azioni inclusive/innovative scaturisce dalla volontà della comunità accademica di UniTo: il Rettore e la Prorettrice, la Direttrice Generale, la Vice Rettrice alla didattica Prof.ssa Barbara Bruschi e mia, come Delegata ai temi della disabilità/DSA, il Gruppo di lavoro sulle problematiche connesse alla disabilità e ai DSA, all’interno della Commissione Didattica del Senato Accademico, coordinata da Franca Roncarolo, i Docenti referenti dei 27 Dipartimenti, il Centro Servizi di Ateneo per gli studenti con disabilità e con DSA, il Comitato Unico di Garanzia. Tutti hanno collaborato, secondo ruoli e responsabilità”.
“L’attenzione agli studenti/studentesse con disabilità e DSA ha inizio dal loro ingresso in Università - sottolinea Loredana Segreto, Direttrice Generale di UniTo - con attività di orientamento dedicate e con la presentazione dei servizi che saranno forniti dall’Ateneo in tutte le fasi della carriera, offrendo anche percorsi di inserimento personalizzati. In tema di diritto allo studio, mi preme segnalare le agevolazioni in materia di tasse e contributi e l’investimento in supporti per lo studio e per la fruizione di contenuti multimediali. Complessivamente il bilancio di Ateneo ha visto nel 2020 un investimento di 648.000€ in azioni dirette per gli studenti con Disabilità e DSA, di cui circa 448.000€ finanziati dal Ministero e 200.000€ derivanti da stanziamenti di Ateneo.
Il presidio di tutti i servizi e le azioni è affidato, ormai da parecchi anni, a una struttura dedicata in UniTo - l’Ufficio Studenti con Disabilità e DSA - costituito da figure professionali con esperienze pluriennali su queste tematiche, che accompagnano gli studenti e le studentesse fin dalla prima accoglienza e per tutto il loro percorso di studio, individuando supporti specifici finalizzati alle loro particolari esigenze di formazione“.