UniTo punta su big data ed economia circolare per formare i nuovi professionisti del futuro
Attraverso due nuovi dottorati pioneristici in Italia, verranno formati 16 specialisti con competenze innovative utilizzabili in ambito imprenditoriale e di pubblica amministrazione.
L'Università di Torino ha attivato due dottorati innovativi in Modeling e Data Science e Innovation for the Circular Economy in collaborazione con Città di Torino e Intesa San Paolo, fondati sulla prospettiva della crescente integrazione della ricerca nel contesto internazionale, dell'interazione con il sistema economico e della contaminazione tra le discipline su temi di particolare complessità e di sfida per il futuro.
I due dottorati si differenziano dagli altri percorsi di alta formazione sia per essere industriali e intersettoriali, cioè connessi con le imprese e gli enti del territorio, sia per essere interdisciplinari, così come indicato dalla linee guida del MIUR.
Il dottorato in Modeling e Data Science, coordinato dalla Prof.ssa Laura Sacerdote, si pone l'obiettivo di sviluppare nuovi metodi di analisi di grandi moli di dati, i famosi Big Data, per poter poi fornire tutte le informazioni utili ad assumere decisioni e disegnare strategie. Nella società cosiddetta dell’informazione infatti, le aziende e le istituzioni hanno a disposizione una tale quantità di dati, che se opportunamente organizzata ed analizzata riesce a fornire indicazioni strategiche per la risoluzione dei problemi.
Il dottorato in Circular Economy invece, coordinato dal Prof. Francesco Quatraro, ha come focus il riutilizzo degli "scarti" nei processi industriali, così da limitare lo spreco di risorse e l'impatto ambientale, in un'ottica innovativa che prevede un ripensamento della progettazione dei beni e dei servizi.
Il 20 luglio è prevista la pubblicazione dei bandi e i posti disponibili saranno otto per ciascuno dei due percorsi: quattro saranno riservati ai dipendenti di Intesa San Paolo, due al personale della Città di Torino in possesso dei requisiti richiesti e altri due posti saranno invece destinati ad altrettanti studenti destinatari di una borsa di dottorato finanziata dall'Università di Torino e dal Progetto Innovazione e Competitività dell'Ateneo.