Scuola: scendono in campo gli ambasciatori UniTo
Parte il progetto dell’Università di Torino e Ufficio Scolastico Regionale per accompagnare le/gli studentesse/i della scuola nel processo di scelta universitaria
Al via il ProgettoAmbasciatori voluto dall’Ateneo in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per rafforzare l’alleanza tra Scuola e Università e accompagnare le/gli studentesse/i verso una scelta consapevole del percorso universitario.
Il progetto si inserisce nelle attività promosse dall’Ateneo a supporto dell’orientamento universitario e si articola in due affinati percorsi di formazione rivolti agli insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado della Regione Piemonte per approfondire i criteri di scelta degli adolescenti, riconoscere le strategie disfunzionali, gli errori più frequenti nella scelta, i diversi modelli e approcci all’orientamento anche attraverso la didattica e offrire gli strumenti più appropriati da utilizzare a scuola. È un supporto alla progettualità orientativa nella scuola con competenze specifiche e in forme innovative che aiuterà i docenti a supportare le/gli studentesse/i favorendo la maturazione di conoscenze e competenze sui processi di scelta e l’Ateneo ad arrivare capillarmente ai giovani.
Il programma si articola in due percorsi progettati dai docenti universitari insieme all’Ufficio Orientamento di UniTo e in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. Il modulo “Gli Ambasciatori Unito nelle scuole” è percorso formativo in 5 moduli che aiuterà ad approfondire le strategie di scelta, mettendo in luce la normativa di riferimento e gli errori più frequenti, lo sviluppo delle competenze incluse quelle trasversali, permetterà di esplorare le professioni in continuità con il progetto di studi e approfondire un campo disciplinare specifico.
Il percorso “Gli Ambasciatori Start@Unito nelle scuole” invece è un’occasione di formazione attiva che prevede una sperimentazione di didattica innovativa capace di orientare attraverso l’utilizzo della piattaforma web Start@UniTo che raccoglie 50 insegnamenti online open, liberamente accessibili a tutti.
Il Percorso, articolato sempre in 5 moduli, prevede la presentazione, guida e utilizzo della piattaforma web Start@UniTo e mette in risalto la sperimentazione didattica come attività di orientamento. Si intende costruire una continuità tra i due livelli di istruzione.
Questa nuova iniziativa si affianca ai tanti strumenti ed eventi di orientamento che UniTo ha messo a disposizione per gli studenti delle secondarie, a partire dall’Atlante delle professioni che accompagna i ragazzi in un ideale viaggio alla scoperta delle professioni (anche quelle meno note) connettendole con i relativi percorsi formativi, a Start@Unito che consente di sperimentare un corso universitario già prima di entrare in università, agli strumenti interattivi in self assessment a disposizione su Orient@mente, fino agli sportelli in presenza e virtuali in cui chi si orienta può incontrare studenti senior e alle giornate di Orientamento.
“Oggi più che mai l’orientamento non può più essere concepito come un momento limitato alla fase di transizione da un livello scolastico ad un altro” dichiara il Rettore Stefano Geuna “ma come un processo progressivo da parte degli studenti di conoscenza dei propri interessi, valori, capacità e motivazioni. In questa prospettiva la scuola riveste un ruolo fondamentale perché ha una conoscenza diretta dell’adolescente. Inoltre con le misure imposte dal contenimento della pandemia ci siamo interrogati, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale, su come superare la distanza imposta dal web anche per la delicata fase della scelta del percorso di studio e di attivare nel modo più capillare possibile un dialogo con gli studenti nell’attesa di ripopolare presto le nostre aule. Partendo dal presupposto che le attività in presenza sono insostituibili, l’uso delle tecnologie sebbene legate ad un momento di grave emergenza, ha permesso di consolidare “buone pratiche” di innovazione anche nelle attività di orientamento”.
“Istruzione e formazione sono tasselli fondamentali per favorire lo sviluppo della nostra Regione” aggiunge l’Assessore Elena Chiorino, per questo continuerò a scegliere di puntare sui giovani, mettendo a loro disposizione tutte le risorse economiche e strumentali possibili affinché il diritto allo studio e ai servizi di qualità siano sempre diritti di fatto e non solo sulla carta. Nonostante il momento critico, sono stati confermati i 26,4 milioni di euro del 2020 sul diritto allo studio universitario, mentre ammontano a 1,5 milioni i trasferimenti a Edisu Piemonte per il rimborso dei canoni dei contratti di locazione degli studenti fuori sede per il periodo dello stato di emergenza Covid. 200 milioni andranno invece a cofinanziare progetti per lo sviluppo delle strutture universitarie. La scelta consapevole del percorso universitario è un diritto importante tanto quanto quello allo studio, da sempre osservati speciali e sotto la massima attenzione sia da parte del mio assessorato sia da parte di tutta la Giunta regionale. In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, siamo riusciti ad ottenere risultati mai raggiunti prima. Avevamo detto che nessuno sarebbe stato lasciato solo e così abbiamo fatto e continueremo a fare”.
“L’USR e l’Università degli Studi di Torino hanno dato vita a una collaborazione interistituzionale ormai strutturata e consolidata che, nel corso degli anni, si è arricchita di contributi sempre più aggiornati e innovativi, quali appunto i progetti presentati oggi che puntano a rafforzare questa sinergica alleanza - conclude Fabrizio Manca, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte - Io credo molto nell’orientamento come percorso di crescita e formazione della persona, percorso che va costruito nel tempo, accompagnando i giovani nella elaborazione del proprio progetto di vita, aiutandoli prima di tutto a scoprire se stessi, le loro inclinazioni, il loro potenziale: in pratica a edificare quel “suolo” su cui si impianteranno le competenze e il proprio “pensarsi” nel mondo del lavoro. I due progetti, inoltre, stimolano un’innovazione delle metodologie di insegnamento centrata sulla didattica orientativa. Orientare, nel senso che dicevo sopra, è una dimensione naturale della funzione docente, ossia dell’educare, istruire e formare: in sintesi è un architrave dello sviluppo cognitivo e dell’apprendimento della conoscenza”.