Nuova vita ai reperti delle terme di Albintimilium
Dopo un anno di lavori termina il primo ciclo di laboratori didattici sui materiai archeologici delle Terme di Albintimilium a Ventimiglia
Il progetto, curato dal Prof. Paolo de Vingo, docente di Archeologia Cristiana e Medioevale dell’Università di Torino, ha previsto lo studio e la classificazione dei materiali ceramici, vitrei, metallici ed ossei provenienti dal sito delle Terme di Albintimilium, oggetto di lunghe ed approfondite indagini di scavo durante la metà dello scorso secolo da Nino Lamboglia, fondatore e direttore dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri. Una collaborazione scientifica tra il Dipartimento di Studi Storici di UniTO e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona.
I reperti di età romana e tardoantica, provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo, sono stati lavati e catalogati per poter essere identificati ed inseriti in un database gestionale. Un équipe di studenti, coordinata da Giulia Zavattieri e Sara Graziano, laureande in Archeologia e Storia Antica all'Università di Torino, ha poi provveduto alla classificazione dei ritrovamenti (ceramica da mensa e cucina, anfore, vetri, materiali edili) ed alla informatizzazione di tutti i dati. I risultati preliminari di questa attività, presentati in una giornata di studio nell'autunno 2018, costituiranno base indispensabile per poter strutturare futuri percorsi di ricerca e studio del sito archeologico.
Gli studenti, provenienti dal corso di Laurea Triennale in Beni Culturali (Alessia Bruno, Francesco Russo), dalla Laurea Magistrale in Archeologia e in Storia Antica (Guido di Pietro, Irene Fucini, Lorenza Rizzo) del Dipartimento di Studi Storici, hanno svolto una formazione diretta sui materiali provenienti dagli scavi delle Terme, realizzando un’esperienza altamente professionalizzante per la preparazione di specialisti nella cultura materiale romana, tardoantica e altomedievale.