Maltempo, prof. Masciocco: “La migliore prevenzione è quella di non occupare zone pericolose”
Intervista radio al docente di Geologia ambientale di UniTo, esperto di valutazione del rischio idrogeologico, sugli eventi atmosferici che hanno coinvolto il Piemonte e il Nord-Ovest del Paese
Frane, allagamenti, crolli. Il maltempo sta mettendo a dura prova il Piemonte e tutto il Nord-Ovest del Paese. Sono state interrotte le vie di comunicazioni autostradali, una donna è morta nell’Alessandrino. Il dissesto idrogeologico del territorio italiano è un problema allarmante.
“In cinquant’anni anni è cambiata la nostra occupazione del suolo, si è costruito sempre più spesso in zone pericolose”, spiega il Prof. Luciano Masciocco, docente di Geologia ambientale dell’Università di Torino, esperto di valutazione del rischio idrogeologico. Si sono rafforzati gli argini, che diminuiscono la vulnerabilità ma non il pericolo, i fiumi dovrebbero avere, infatti, un adeguato spazio d’esondazione non essere costretti nel loro corso. “La prima prevenzione è quella di non occupare le zone pericolose”, sottolinea il docente.
Il Prof. Masciocco non è stupito dei fenomeni atmosferici degli ultimi giorni, in un certo senso rituali a novembre. “Non è aumentata la piovosità annua, bensì l’intensità della pioggia in brevi periodi. Per questo motivo bisogna adattarsi ai cambiamenti climatici”. E per questo serve, secondo Masciocco, “una migliore pianificazione territoriale”.