La “Scuola dei compiti” si racconta all’Università di Torino
Parlano gli studenti borsisti di Unito coinvolti nel progetto di insegnamento dell’italiano ad alunni stranieri di medie ed elementari
Di Ilaria Ciavattini, Giuseppe Fazzari e Marta Pavia borsisti del progetto “Scuola dei compiti: Italiano L2”
È già il secondo anno per alcuni e il terzo per altri che noi borsisti partecipiamo al progetto “Scuola dei compiti: Italiano L2”, occupandoci di tenere dei corsi di italiano L2 ad alunni stranieri di recente arrivo nelle scuole medie ed elementari.
Il progetto "Scuola dei compiti", che l'Università di Torino realizza con la Città di Torino, il Politecnico, l'Ufficio Scolastico Regionale e la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo in 40 scuole cittadine, e che viene presentato oggi al Rettorato dell’Università, mira a combattere la dispersione scolastica e a promuovere il successo formativo.
L'Università di Torino, rappresentata nel progetto dalla prof.ssa Marina Marchisio, mette al servizio metodologie didattiche innovative per il recupero in Matematica, Italiano, Latino e, dall'anno scolastico 2016/2017, anche per l'Inglese: ogni anno oltre 2000 studenti della scuola secondaria di Torino sono stati aiutati da borsisti universitari opportunamente formati con il ruolo di tutor a migliorare il loro rendimento scolastico.
L’obiettivo principale dei nostri percorsi didattici per alunni stranieri è stato quello di promuovere l’integrazione linguistica degli studenti come primo passo per la loro inclusione nella vita sociale italiana, e per farlo abbiamo offerto loro, durante le lezioni, tutti quei campioni di lingua a cui sono esposti nella quotidianità. Al tempo stesso, però, oltre alla metodologia grammaticale tradizionale abbiamo applicato altre strategie, in particolare l’approccio ludico, la personalizzazione e la cooperazione.
Ed è proprio in questa linea didattica che si inserisce il progetto Iotra10anni: con i ragazzi abbiamo scritto una canzone domandandoci quali fossero le loro aspirazioni da qui a 10 anni e l’abbiamo poi “messa in scena”. Con "Io tra 10 anni" stiamo partecipando al concorso "Italians" rivolto a tutti gli studenti che stanno imparando la lingua italiana nel mondo, indetto da Bonacci Editore in collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione Interculturale e Didattica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Un progetto semplice eppure così ricco di stimoli per noi e per loro, da farci riscontrare un miglioramento della loro motivazione intrinseca, un aumento della loro autostima in fatto di uso della lingua e una conseguente diminuzione del “filtro affettivo”, che spesso inibisce i ragazzi.
Dal nostro punto di vista, grazie al progetto siamo cresciuti professionalmente, abbiamo imparato ad avere più rigore metodologico e a saper gestire una classe non solo durante l’ora di lezione, ma anche durante un lavoro a più fasi decisamente diverso dalla norma. L’impressione che ci continua a colpire è però sempre la stessa: la vertigine di vedere di fronte a noi quasi “tutto il mondo”, di cui ogni ragazzino è una lingua e una cultura.
Ringraziamo Cecilia Andorno e Stella Peyronel supervisori scientifici del progetto "Scuola dei compiti: Italiano L2".
Ascolta la canzone “Io tra 10 anni” e votala fino al 30 aprile!