Jailhouse Rock: una seconda chance grazie al Polo Universitario di Torino e alla radio
Dalla Casa Circondariale di Torino la redazione radiofonica della sezione Polo Universitario festeggia il suo primo anno di attività
20 Marzo 2015, sulle note di Losing my religion, debutta la prima redazione radiofonica nella storia della Casa Circondariale Lo Russo e Cutugno di Torino.
In tre minuti di spazio audio, con un testo da leggere e il cuore in gola, Paul e Gio scattano la fotografia dei REM, raccontando storia e sonorità della band americana. I due ragazzi realizzano così quella prima rubrica radiofonica che diventerà presto un appuntamento fisso del programma nazionale Jailhouse Rock.
La particolarità della redazione è la sua struttura, composta quasi esclusivamente da persone detenute, così come il luogo dove essa nasce, ovvero la sezione speciale Polo Universitario del carcere di Torino, dove viene garantito l’esercizio del diritto allo studio anche alle persone recluse nelle carceri.
La sezione, che è la prima di questa natura in Italia, è ancora oggi la sola ad assicurare un’offerta formativa articolata in piú corsi di studio, triennali e magistrali. Essa affonda le sue radici sin dall’inizio degli anni Ottanta, ma nasce formalmente nel 1998 con la firma di un protocollo di Intesa tra Università degli Studi di Torino, Tribunale di Sorveglianza e Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria.
Il Polo negli anni è cresciuto in termini di offerta formativa, utenza e progetti, grazie all'impegno dei docenti dei Dipartimenti, del personale universitario e di appositi tutor, ed al sostegno economico di Compagnia di San Paolo nell’ambito della convenzione tra Ateneo e la stessa fondazione.
Il progetto rimane però fedele al suo scopo originario: favorire un percorso di riabilitazione e risocializzazione attraverso lo studio universitario che continua anche quando ai detenuti sono concesse misure penali esterne.
Anche per questo i volontari dell’associazione Il Contesto Onlus*, costruendo una rete tra Antigone, Amministrazione Penitenziaria e Università, portano in questa sezione Jailhouse Rock con un progetto di formazione sul linguaggio radiofonico: un laboratorio di scrittura e registrazione audio settimanale, che poggia sull’approfondimento di contenuti, il confronto tra persone, la stesura con rielaborazione di testi, e la realizzazione di un prodotto da trasmettere realmente in radio. Chi partecipa al laboratorio seguendo tutti i passaggi di tale attività può ottenere infatti il riconoscimento di alcuni crediti formativi utili alla prosecuzione del proprio percorso di studi, ma soprattutto può riascoltare su FM il risultato del proprio lavoro.
Jailhouse Rock, ideato e condotto da Patrizio Gonnella e Susanna Marietti dell’Osservatorio sulle Carceri Italiane Antigone, è un programma trasmesso in tutta Italia con diffusione regionale grazie al Network di Radio Popolare. Esso racconta storie di musica e carcere che si intrecciano fra loro, non solo nei contenuti, ma anche e soprattutto nella loro realizzazione. Alla trasmissione collaborano storicamente i detenuti del carcere romano di Rebibbia Nuovo Complesso, autori del Grc - Giornale radio dal carcere, e i detenuti del carcere di Bollate, che con il progetto freedom sound realizzano cover degli artisti ascoltati nella puntata.
Insieme a loro, da quel 20 marzo, “si affiancano” anche le persone detenute nel carcere di Torino dove si confermano 14 collaboratori, con oltre 20 puntate all’attivo.
Per ascoltare Jailhouse Rock sul territorio di Torino e dintorni, le frequenze sono quelle di 97.60 FM, ma approfondiamo l’argomento della Sezione Polo Universitario con l’intervista al Delegato del Rettore, il Prof Franco Prina.
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*Il Contesto Onlus è pioniere nei progetti di mediazione tra carcere e società civile soprattutto grazie al progetto www.dentroefuori.org, il primo blog scritto interamente da persone detenute, che nasce nel 2005 nella Casa Circondariale di Torino, portando internet, dove internet non può entrare.