Inaugurato l'Anno Accademico 2019/2020 del Corso di Laurea in Comunicazione Pubblica e Politica
La politica pop tema della lezione inaugurale di Gianpietro Mazzoleni e Roberta Bracciale
Martedì 3 dicembre al Campus Luigi Einaudi è stato inaugurato ufficialmente l'Anno Accademico 2019/2020 del Corso di Laurea in Comunicazione Pubblica e Politica, e per l'occasione si è svolta la presentazione del volume "La Politica Pop Online. I meme e le sfide della comunicazione politica" di Gianpietro Mazzoleni, che insegna Comunicazione Politica e Sociologia della Comunicazione all’Università di Milano e Roberta Bracciale, docente di Sociologia dei Nuovi Media presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa.
Il libro mette sotto la lente d'ingrandimento tutte quelle persone che ogni giorno, in tutto il mondo, su Facebook, Instagram e Twitter pungolano e deridono chi siede nei posti di comando. Video impietosi, immagini dissacranti, caricature ironiche diventano istantaneamente virali, creando sottoculture e influenzando a loro volta i politici e le loro posizioni. Si tratta della versione pop della politica online, in cui si mixano i contenuti dei media mainstream e la fantasia e la creatività popolare, cifra dei social media. Il «meme» non è altro che il prodotto più rappresentativo ed è la versione post-moderna del vecchio motto della contestazione: «una risata vi seppellirà».
"La comunicazione politica cambia, cambia velocemente" spiega Marinella Belluati, Presidente del Corso di Laurea in Comunicazione Pubblica e Politica. "Cambiano i codici, cambiano i dispositivi e le piattaforme. Cambia il modo con cui la politica comunica sé stessa. La lezione sui meme ci interroga sulle loro potenzialità comunicative, su quali siano gli usi e gli abusi di una certa forma di comunicazione politica che si sta affermando, e su come gli influencer stiano diventando protagonisti. I media tradizionali infatti, non hanno più un ruolo centrale, ma è tutto l'ambiente mediale che produce comunicatori politici come se non ci fosse un domani".