30 anni di Erasmus: più borse per gli studenti unito in partenza
Ogni anno più di mille studenti iscritti a Unito trascorrono un periodo di studi in un’altra università dell’area Erasmus. Questo progetto è tra i contributi più importanti della costruzione dell’identità e della cittadinanza europea
Promosso dalla Comunità Europea (oggi Unione Europea), con l’obiettivo di facilitare la mobilità degli studenti e dei docenti in tutto il continente, il programma Erasmus, dal 1987, muove in Europa centinaia di migliaia studenti ogni anno. In trent'anni di attività infatti ha dato la possibilità a oltre 9 milioni di studenti e docenti di compiere un'esperienza formativa all'estero dai 3 ai 12 mesi. Oggi gli studenti possono scegliere oltre ai Paesi dell'Unione Europea, anche di trascorrere un periodo di studio in Norvegia, Islanda, Turchia e nel Lichtenstein.
Unito è stato tra i primi Atenei in Italia a partecipare al programma, infatti già nell'anno accademico 88/89 gli studenti torinesi potevano scegliere tra una decina di mete (tra cui Inghilterra, Spagna, Francia e Germania) la sede dei propri studi all'estero. Allora gli studenti in partenza erano 45 mentre quelli in entrata 20. Alla prima tornata di scambi partecipò anche il Prof. Umberto Morelli, docente di Storia delle relazioni internazionali, nonché attuale Presidente Commissione Erasmus di Ateneo.
"Il contributo più importante che l’Erasmus ha dato alla società" racconta il Prof. Morelli ai microfono di UniToNews "è stato quello di formare dei cittadini europei. (…) L'obiettivo degli scambi Erasmus era quello di formare una coscienza europea, di appartenere a una comunità che era l’Europa e di superare quella formazione nazionalistica che aveva caratterizzato gli ultimi due secoli della storia europea”.
Nel 2016/2017 gli studenti dell'Università di Torino in uscita sono diventati quasi 1200 e circa 600 quelli in entrata. L'Ateneo conta ora scambi con 31 paesi e complessivamente ha in corso 415 progetti con più di 1000 Università e Istituti di istruzione superiore. Ulteriore sforzo per incrementare l'accesso al progetto a più studenti possibili è stato quello di introdurre borse di studio, incrementando la borsa stanziata dalla Unione Europea (230-280 €) di una borsa, calcolata secondo il reddito ISEE (da 400 a 600 €) più un bonus di 300 € una tantum.
Erasmo da Rotterdam, a cui è dedicato il progetto, grande umanista e teologo olandese si laureò in Teologia nel settembre del 1506 proprio all'Università di Torino.