Il lobbying, una professione poco conosciuta
Il Dipartimento Culture Politica e Società insieme a Ferpi spiegano le lobby agli studenti
Il sostantivo lobby deriva dal latino medievale laubia che vuol dire "tribuna", da cui deriva "loggia". Nell'Ottocento si iniziò a usare il termine lobby per indicare nel parlamento inglese, nella House of Commons, quella zona in cui i rappresentanti dei gruppi di pressione cercavano di prendere contatti con i deputati. Le lobby erano quindi le anticamere di fronte alle aule in cui venivano prese le decisioni collettive.
Ma oggi in cosa consiste l’attività di lobbying? È legale? È democratica?
Poco più di un mese fa (10 marzo 2017) è entrato in vigore il regolamento della Camera dei deputati che disciplina l'attività di lobbying dei vari gruppi di pressione che operano a Montecitorio, approvato il 26 aprile 2016, ma Il termine lobby in Italia ha da sempre avuto un’accezione negativa.
Il Dipartimento Culture Politica e Società dell’Università di Torino con la Prof.ssa Franca Roncarolo, direttrice del Dipartimento e docente di Comunicazione pubblica e politica, e Fabio Bistoncini, professionista Ferpi, esperto di lobby e autore di “Vent’anni da sporco lobbista” (Guerini & Associati, 2011), cerca di dare delle risposte, sciogliere i dubbi e spiegare ai futuri professionisti della comunicazione la differenza tra l’immagine raccontata dell’attività di lobbying e quella reale, lecita e professionale.
Il lobbying è una attività radicata in tutti i regimi democratici, un dialogo continuo e costante tra chi possiede il potere decisionale e la società che chiede il riconoscimento e la tutela dei propri interessi. Una professione difficile, ma strategica per il raggiungimento dei propri obiettivi, su cui investire risorse e capacità umane e finanziarie.
L'incontro fa parte del ciclo “In viaggio verso la professione” organizzato da Ferpi - Federazione Italiana Esperti Relazioni Pubbliche e Firp - con il Dipartimento Culture Politica e Società dell’Università di Torino. Prossimo appuntamento a maggio per parlare di digital media con Daniele Chieffi di Eni, che illustrerà l’esperienza dell’interazione tra i social media e la televisione nella vicenda Report vs Eni, mentre a ottobre si parlerà di “crisis management” e a novembre di comunicazione del territorio.
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