Il 2020 è l'Anno Internazionale della Salute delle Piante
Intervista alla Prof.ssa Maria Lodovica Gullino, docente di Patologia vegetale al Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e Direttore di Agroinnova, il Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agro-ambientale di Unito.
Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2020 come Anno Internazionale della Salute della Piante e per l'occasione il Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agro-ambientale dell'Università di Torino Agroinnova ha organizzato il Festival Plant Health 2020 dedicato alla salute delle piante e dell'ambiente, che si svolgerà dal 4 al 6 giugno.
Ne abbiamo parlato con la Prof.ssa Maria Lodovica Gullino, docente di Patologia vegetale al Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e Direttore di Agroinnova.
Prof.ssa Gullino, cosa si intende per salute delle piante e da cosa bisogna proteggerle?
Le piante, così come gli esseri umani, possono essere attaccate da parassiti, di natura vegetale o animale, funghi, batteri e virus. I parassiti, ad esempio, causano delle malattie alle piante se queste si trovano in condizioni sfavorevoli, perché il parassita attacca dove c'è infezione. Per essere in salute le piante devono trovarsi in una condizione ottimale di sviluppo, e quindi essere in un terreno in cui le radici possono affondare correttamente, avere un buon apporto nutrizionale e crescere in un ambiente in cui non sono presenti agenti inquinanti. Il compito delle piante è quello di fornire cibo, abbellire l’ambiente e fornire mangime per gli animali. Le piante rivestono sia un ruolo economicamente rilevante sia un ruolo estetico notevole, perché danno un grosso contributo nel mantenere l’ambiente e il paesaggio bello e sano. Non tutti sanno che le piante rappresentano il 99% della biomassa presente sul pianeta. Noi umani siamo convinti di avere un’importanza enorme, in realtà sono le piante ad avere un ruolo fondamentale nella nostra salute.
Perché è importante la difesa delle piante per la specie umana?
Oggi si parla tantissimo di salute circolare e una delle persone che più sostiene questa teoria è la virologa Ilaria Capua. La salute circolare racchiude la salute dell’ambiente, delle piante, degli animali e dell’uomo in una visione completa che unisce tutti questi sistemi. Non soltanto perché possiamo avere in qualche caso virus, batteri e parassiti simili - abbiamo visto con il SARS-CoV-2 come un virus possa fare il salto dall’animale all’uomo - ma perché con la salvaguardia della salute dell’ambiente e delle piante si agisce sulla salute dell’animale e dell’uomo. Ci sono dei meccanismi e dei fenomeni in cui noi possiamo, in campo veterinario e agrario, facilitare la formazione di resistenza agli antibiotici nei batteri, batteri che poi trasmettono la resistenza a quei batteri che attaccano l’uomo. L'obiettivo dell'Anno Internazionale della Salute delle Piante e del festival che abbiamo organizzato è far capire ai cittadini questa visione circolare.
Quali sono le iniziative di Agroinnova per l'Anno Internazionale della Salute delle Piante?
Le iniziative che abbiamo organizzato sono tantissime. Siamo partiti già nel febbraio dell’anno scorso con la preparazione di questa celebrazione. Qualche evento per fortuna siamo riusciti a svolgerlo in modo completo con momenti scientifici e di divulgazione, abbiamo anche realizzato uno spettacolo al Teatro Carignano. Per quest’anno abbiamo organizzato molti eventi in collaborazione con una fittissima rete di soggetti che operano sul territorio piemontese e che si occupano in modo diversificato di verde, di piante e di ambiente. Collaboriamo ad esempio con Messer Tulipano, con il Conservatorio, con Cinemambiente, con il FAI, con il Castello di Masino, con la Città di Torino e con la Regione Piemonte. Il Festival che si svolgerà dal 4 al 6 giugno sarà in forma un po’ ridotta viste le circostanze, non l'abbiamo ancora cancellato perché bisogna ripartire dalla ricerca, dall’Università e dalle piante. Se non sarà possibile andare avanti con le iniziative vorrà dire che sposteremo il festival più avanti, c’è già una richiesta ufficiale per cercare di prorogare i festeggiamenti per l’Anno Internazionale per la Salute delle Piante. La salute delle piante è cruciale, tanto più in un momento come questo, quasi di disperazione. Ma dopo la disperazione deve avvenire la ricostruzione e la ricostruzione parte da un maggiore rispetto per l’ambiente.