I progetti dei Dipartimenti di Eccellenza dell'Università di Torino scelti dal MIUR
Dalla Biobanca al Laboratorio di Innovazione in Filosofia, dal centro di Robotica Chirurgica al Centro per le Scienze Sociali Applicate, investimenti in capitale umano, infrastrutture e attività didattiche di alta qualificazione nei progetti selezionati.
Sono 10 i Dipartimenti di Eccellenza dell'Università di Torino che sono risultati assegnatari del Fondo di finanziamento quinquennale (2018-2022) del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), la cui selezione è avvenuta sulla base dei progetti presentati.
Di seguito sono riportate le schede sintetiche dei progetti vincitori distribuiti nelle tre grandi macro-aree disciplinari: 3 per l'Area Medica (Scienze Mediche, Scienze Chirurgiche e Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”), 4 per l'Area Umanistica Economica e Sociale (Filosofia
e Scienze dell’Educazione, Scienze Economico-sociali e
Matematico-statistiche, Giurisprudenza e Culture Politiche e Società) e 3 per l'Area Scientifica e Tecnologica (Fisica, Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e Scienze Veterinarie).
AREA MEDICA
Il progetto presentato dal Dipartimento di Scienze Mediche si articola in tre fasi: costruire una Biobanca centralizzata in modalità open access che si integrerà con il nascente Bioconservatorio della AOU Città della Salute e della Scienza di Torino; acquisire una piattaforma di genomica (analisi genetiche, trascrittomiche ed epigenomiche) per l’analisi rapida ed efficiente dei numerosi campioni biologici; definire e validare profili di rischio omino-clinico, identificando nuovi marcatori utilizzabili nell’ambito delle 4 aree principali di interesse del Dipartimento (cardio-metabolica, genetica medica e farmacogenomica, trapianti di organo solido e oncologia). Attraverso questo progetto il Dipartimento di Scienze Mediche si pone quindi l’obiettivo di diventare un centro di eccellenza di riferimento nazionale ed internazionale per la ricerca e la formazione in progettazione, esecuzione ed interpretazione di studi omici integrati applicati alla Medicina volti all’identificazione di marcatori diagnostici e prognostici e alla pianificazione di interventi di prevenzione e terapeutici mirati.
Il Dipartimento di Scienze Chirurgiche ha presentato un progetto che prevede la creazione e il potenziamento di 4 Research & Training Centre (R&Tc) multidisciplinari nei quali si concentrano professionisti di diverse discipline chirurgiche, strumentazione innovativa, simulatori chirurgici, con la possibilità di connessione e condivisione dei percorsi e delle procedure con altri centri nazionali e internazionali. L’obiettivo è rendere il Dipartimento di Scienze Chirurgiche un polo di eccellenza e di riferimento a livello internazionale attraverso lo sviluppo di strumenti chirurgici, diagnostici e terapeutici all’avanguardia e l’insegnamento di procedure chirurgiche innovative. I 4 R&Tc saranno inoltre sede di didattica e di percorsi formativi di alta qualificazione, ciascuno con obiettivi di ricerca specifici: R&Tc Robotica Chirurgica per lo sviluppo di sistemi robotici semiautomatici per diagnostica e interventi endoscopici; R&Tc Riabilitazione e Robotica per l’implementazione di innovativi sistemi di movimentazione assistita; R&Tc Chirurgia e Diagnostica Digitale per l’ampliamento di protocolli operativi e di materiali innovativi per restauri diretti e protesici mediante tecnologie digitali e di 3D printing e scanner e R&Tc Ginecologia per il potenziamento di nuovi protocolli chirurgici e procedure operative in endoscopia ginecologica.
Il principale nucleo di interesse scientifico del Dipartimento di Neuroscienze "Rita Levi Montalcini" è costituito dallo studio delle malattie neurodegenerative (malattia di Alzheimer, demenza Frontotemporale, malattia di Parkinson, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, malattia di Huntington, atrofia multisistemica, paralisi sopranucleare progressiva, atassie spinocerebellari, schizofrenia, ecc.). Questo gruppo di patologie è caratterizzato da elevati tassi di incidenza e prevalenza, che si stima aumenteranno ulteriormente nei prossimi anni, da una virtuale assenza di efficaci terapie disease-modifying e da un enorme impatto socio-sanitario correlato alla disabilità e alla elevata mortalità. Il progetto presentato dal Dipartimento di Neuroscienze si propone di sviluppare la propria ricerca in queste aree, in particolare seguendo quattro principali linee tematiche: i biomarcatori di malattia, i modelli cellulari e animali, i fenotipi motori e cognitivi e l’analisi dei big data mediante machine e deep learning.
AREA UMANISTICA ECONOMICA E SOCIALE
Il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, attraverso il progetto presentato, si pone l'obiettivo di aumentare la competività
scientifica contribuendo alla realizzazione del Centro Bibliotecario
Umanistico e sostenendo gli scambi internazionali di studenti e docenti. Inoltre il progetto intende rispondere ai cambiamenti sociali e tecnologici migliorando l’interazione con gli stakeholders attraverso lo sviluppo di due infrastrutture mirate allo studio e all’interazione con la società: il potenziamento del Laboratorio Quazza e la realizzazione del Laboratorio di Innovazione in Filosofia e Scienze dell’Educazione (LIFE). Questa nuova infrastruttura sarà
un luogo di scambio intedisciplinare e uno spazio attrezzato per
analizzare i processi legati alla trasformazione digitale comunemente
chiamata «Industria 4.0» attraverso la riflessione filosofica e pedagogica.
L’obiettivo scientifico del progetto del Dipartimento di Scienze Economico-Sociali e Matematico-Statistiche (ESOMAS) è l’analisi - anche tramite lo sviluppo di nuove metodologie statistiche ed econometriche per l’utilizzo di grandi base di dati - delle frizioni e delle asimmetrie informative sui mercati del lavoro e del capitale finanziario, della comprensione del ruolo delle istituzioni e della regolamentazione nel lungo periodo, al fine di arrivare ad una progettazione di istituzioni e regole più efficienti. Lo scopo del progetto è quindi raggiungere un livello di assoluta eccellenza nell’investigazione di queste tematiche e migliorare la qualità della didattica attraverso l’istituzione di un laboratorio di data analysis e la presenza di teaching assistants e visiting professor nei corsi principali.
Il progetto presentato dal Dipartimento di Giurisprudenza ha ottenuto la miglior valutazione dell'intera Area 12. È stata così riconosciuta l'importanza di un progetto che mira a collocare il Dipartimento in un ruolo centrale dello Spazio europeo della ricerca, incrementando la mobilità internazionale del personale docente e degli studenti, incentivando con premialità specifiche la pubblicazione dei prodotti della ricerca scientifica sulle più prestigiose riviste e case editrici internazionali e contribuendo al rinnovamento dell'offerta didattica attraverso il potenziamento delle cliniche legali e delle moot court. Il risultato ottenuto consentirà inoltre di creare nuove opportunità per i giovani ricercatori e attrarre presso il Dipartimento studiosi provenienti da prestigiose Università straniere.
Il Dipartimento di Culture, Politica e Società ha presentato il progetto per l’istituzione di un Centro per le Scienze Sociali Applicate con l'obiettivo di posizionare il Dipartimento tra i centri nazionali e internazionali d'eccellenza nella produzione e disseminazione di conoscenza avananzata, attraverso uno trumento strategico, insieme organizzativo e comunicativo. Il Centro fungerà da incubatore di progetti di ricerca e didattica avanzata che rispondano a un’impostazione stakeholder-oriented, ispirati a un’etica di pubblico servizio. Il Centro intende rispondere alle richieste che vengono dalle istituzioni e dalla società civile e partecipare attivamente alla costruzione di un’agenda pubblica dei problemi e delle priorità. I pilastri tematici intorno ai quali saranno orientate le azioni del centro sono: Innovazione e Territorio; Studi Internazionali, Sviluppo e Migrazioni; Inclusione e Stato e Mercato.
AREA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
Il Dipartimento di Fisica è risultato vincente per quanto riguarda la qualità della ricerca, la progettualità scientifica organizzativa e didattica, e la rispondenza alle finalità di ricerca di «Industria 4.0». Nella candidatura il Dipartimento ha presentato uno scenario di crescita legato a tre specifiche linee di ricerca: la prima linea di occupa di Sensori e rilevatori innovativi e coinvolge vari ambiti di studio come la fisica medica, la fisica della materia, le tecnologie quantistiche, la microelettronica, la sperimentazione con acceleratori di particelle, per arrivare all'ambito astro-particellare; la linea riguardante l’Universo oscuro e i messaggeri cosmici rivolge la sua attenzione allo studio dell'Universo, dove si propone di ottenere un quadro nuovo di comprensione a partire dalla enorme mole di dati che stanno diventando disponibili sia sulla distribuzione della materia nel cosmo sia per le componenti della radiazione cosmica astro-particellare: radio, raggi X e gamma, raggi cosmici e onde gravitazionali; infine quella quella della Fisica dei sistemi complessi che combina le tecniche più avanzate della meccanica statistica con simulazioni numeriche su grande scala e con il trattamento delle conseguenti grandi moli di dati tramite approcci innovativi di analisi, quali data mining e machine learning.
ll progetto del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali (DISAFA) si inserisce nel concetto di Qualità globale del sistema agroalimentare, con l’obiettivo di raggiungere l’eccellenza anche sul piano della transdisciplinarietà attraverso lo sviluppo di nuove conoscenze e competenze. Ciò significa rafforzare e potenziare le tecniche e le metodologie di produzione agricola, incrementare l’utilizzo dei Big Data e di tutte le tecnologie dell’informazione e comunicazione allo scopo di rendere più efficienti e flessibili le reti agroalimentari. Il progetto risultato vincitore è in linea con quanto definito nell’agenda strategica per la ricerca e l’innovazione della Piattaforma Tecnologica Europea (ETP) Food For Life: “Food for Tomorrow’s Consumer: Step-changing the innovation power and impact of the European food and drink industry to the benefit of a sustainable society” , in cui il DISAFA rappresenta l’Università di Torino nel Leadership Team. Inoltre, le finalità di sviluppo sono collegate con l’iniziativa europea EIT Food, in cui UniTo è l’unico ateneo italiano partecipante e quello di Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali è il Dipartimento maggiormente coinvolto.
Il progetto di sviluppo scientifico/didattico del Dipartimento di Scienze Veterinarie si focalizza sull’uso consapevole del farmaco in Medicina Veterinaria. Un utilizzo non corretto o l’abuso di farmaci infatti determina effetti a medio e lungo termine, con possibili esiti negativi anche sulla salute umana. La punta dell’Iceberg è rappresentata dalla antibiotico-resistenza (AMR), un effetto generato dalla capacità dei microganismi di elaborare e trasmettere caratteri genetici associati alla resistenza verso un determinato principio attivo. Tra i fattori associati all’insorgenza di AMR è incluso l’utilizzo non corretto di farmaci negli animali d’affezione e in quelli destinati all’alimentazione umana. Entrambe le categorie sono esposte a quantità di farmaci più che doppie rispetto al consumo nell’uomo e costituiscono una riserva importante di geni associati a farmaco-resistenza. Un fenomeno così complesso e multifattoriale richiede quindi un approccio multidisciplinare focalizzato su tre aspetti: lo studio dei fattori (sociali e comportamentali) associati all’uso del farmaco e alla farmacoresistenza; il miglioramento dei sistemi di monitoraggio dell’uso del farmaco e l’applicazione di approcci olistici, attraverso concetto One-Health, per lo studio e la soluzione del fenomeno. La strategia per il conseguimento degli obiettivi si articola attraverso specifiche linee di ricerca: monitoraggio; uso razionale; riduzione e/o sostituzione del farmaco; attività di consulenza e servizi offerti al territorio. Con questo progetto il Dipartimento di Scienze Veterinarie intende consolidare in ambito veterinario il ruolo di istituzione accademica di riferimento per il Nord Ovest del Paese.