I manga arrivano all'Università di Torino
Il corso di laurea magistrale in Traduzione si arricchisce di un nuovo percorso di studio per la lingua giapponese
Tradurre significa interpretare il significato di un testo considerando gli aspetti legati alle specificità del lingua di partenza e di quella d'arrivo, al contesto narrativo, al genere, al registro, al personaggio, allo stile dell'autore, al lettore di destinazione, ai rimandi inter/intratestuali. Significa studiare, capire e interpretare una cultura diversa dalla nostra e una lingua in continua evoluzione.
Quale modo migliore, dunque, per imparare a tradurre una lingua come il giapponese se non utilizzare la letteratura contemporanea e i manga?
Così due docenti del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne dell’Università di Torino, Gianluca Coci e Giacomo Calorio, hanno pensato di sviluppare i corsi di lingua e letteratura giapponese, della laurea magistrale, partendo proprio da autori moderni come Abe Kōbō e Takahashi Gen’ichirō affiancandoli a Death Note e Full Metal Panic!.
I docenti, entrambi esperti conoscitori della cultura giapponese e traduttori di romanzi moderni, il primo, e manga e serie animate, il secondo, accompagneranno gli studenti attraverso un percorso nuovo e sfaccettato.
Il manga, infatti, oltre ad aver appassionato molti alla parte più pop della cultura giapponese, sarà utile agli studenti di traduzione per approfondire aspetti della lingua giapponese come onomatopee, ideofoni, slang, dialetti, espressioni legate al genere del parlante, riferimenti culturali e giochi di parole.
Gli autori classici rimarranno oggetto di studio, ma da oggi verranno affiancati ai manga, per poter approfondire la lingua parlata e, data la loro sempre più ampia diffusione in Italia, aumentare anche le proprie competenze per il mondo del lavoro.