Covid-19, i farmaci in cui sperare e le fake news in cui non credere
Gli attuali trattamenti farmaceutici, gli obiettivi della ricerca, la specificità dell'Avigan e l'importanza dell'informazione corretta. Ne abbiamo parlato con il Prof. Gianluca Miglio di UniTo
"In una fase di incertezza come questa occorre avere la mente fredda e ragionare in maniera razionale e soprattutto affidarsi ad esperti. In Italia, all'Istituto Superiore di Sanità, al Ministero della Salute e, nel caso specifico dei farmaci, all'Aifa. Noi scienziati siamo fortemente impegnati nel fornire le informazioni più affidabili e solide per limitare il numero notizie non controllate, non vere o pericolose per i pazienti". Lo sottolinea il Prof. Gianluca Miglio, docente di Farmacologia al Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università di Torino. Con lui abbiamo affrontato gli aspetti del trattamento farmaceutico nella malattia da Coronavirus, gli obiettivi della ricerca farmacologica e approfondito la specificità del farmaco giapponese Avigan.
"Non esiste alcun farmaco che abbia l’approvazione per il trattamento della malattia sostenuta da Covid-19. Essendo nuova e causata da un virus nuovo, non c’è nessun farmaco studiato e sviluppato per trattarla", precisa il Prof. Miglio. Sono in corso numerosi studi. "Attualmente, si sta provando a trovare qualcosa tra i farmaci già disponibili che possa servire per il trattamento della malattia, tecnicamente è quello che si dice un riposizionamento terapeutico di molecole già disponibili”. E sono molte le sperimentazioni, anche in Italia, farmacologiche e sui vaccini, che, però, richiedono più tempo.
“Le linee di ricerca comprendono la valutazione di efficacia e sicurezza di farmaci antivirali già disponibili per Ebola o Hiv e di altri farmaci già sviluppati per malattie infiammatorie, un problema è, infatti, l’iper-infiammazione delle vie aeree, in particolare a livello polmonare. Sono molte le variabili sulle molecole su cui puntare tra cui ci sono anche molecole, un po’ desuete, come Clorochina e Idrossiclorochina, che dai primi dati cinesi potrebbero avere una loro significato”.
Si è fatto un gran parlare dell’Avigan, il cosiddetto farmaco giapponese potenzialmente utile alle cure e su cui l’Aifa ha dato il via libera alla sperimentazione. “Si tratta – dichiara il docente – di un farmaco antivirale sviluppato da un’azienda giapponese sperimentato in particolare per il trattamento dell’influenza. Non sappiamo ancora esattamente se efficace e sicuro per il trattamento della malattia da Covid-19. L’Aifa ha dato ok alla sperimentazione, ma il farmaco non è attualmente disponibile in Italia né in Europa. Vale lo stesso ragionamento per gli altri farmaci, verificarne la validità, non avendo ancora altri rimedi”.
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