Come orientarsi in UniTo: le iniziative a supporto delle future matricole
Orientamento in entrata e contrasto alla dispersione universitaria sono i protagonisti del workshop organizzato dall’Università di Torino, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte
Favorire il passaggio dalla scuola all’università: questo è uno degli obiettivi delle iniziative di orientamento che UniTo mette in campo a sostegno di studenti e docenti della scuola secondaria di secondo grado. Il workshop UniTo e USR del 3 ottobre, ospitato dal Nuovo Polo Didattico della Scuola di Management ed Economia, è stato l’occasione per far conoscere il catalogo di attività dei percorsi di orientamento. Oltre ai progetti già avviati, sono state presentate le ultime novità.
“Università porte aperte” propone agli studenti delle superiori lezioni e visite guidate nelle strutture universitarie. Le future matricole possono anche individuare con un’app, Oriento#UniTo, il corso di laurea che si adatta meglio alle proprie aspettative di studio e lavoro. La piattaforma Orient@mente aiuta invece a prepararsi per concorsi di ammissione, prove di verifica delle conoscenze di base o per il Test di Accertamento dei Requisiti Minimi (TARM). Sul nuovo TARM, la Prorettrice dell’Università Elisabetta Barberis dichiara a Unito News: “Il TARM unico di Ateneo è realizzato insieme alle scuole superiori e gli studenti possono già farlo dal quarto anno. Se lo superano, dopo la maturità, avranno accesso all’Università di Torino. Altrimenti, il progetto prevede che siano i colleghi delle scuole superiori ad aiutarli nell’avvicinamento al mondo universitario”.
Nell’elenco delle iniziative non può mancare Start@UniTo, il progetto realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo che mette a disposizione insegnamenti gratuiti e aperti a tutti. Gli studenti possono così mettersi alla prova con lezioni multimediali e test di autovalutazione. Superato il test finale, le matricole ricevono un attestato di frequenza con cui possono presentarsi a sostenere il loro primo esame universitario. Inoltre, il progetto Passport.U, anch’esso sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, aiuta gli studenti a sviluppare le cosiddette soft skills, cioè quelle competenze trasversali utili ad affrontare gli studi con maggiore efficacia, come la flessibilità, l’autonomia e la capacità organizzativa. Infine, per contrastare la dispersione universitaria: “Abbiamo intrapreso una serie di iniziative: dal tutorato peer-to-peer a un potenziamento del tutorato disciplinare” conclude la Prorettrice Barberis.