AlmaLaurea, in UniTo crescono l'occupazione e il numero dei laureati
A 5 anni dal titolo il tasso di occupazione dei laureati Unito è del 91,4%. Cresce il numero dei laureati (14.796), aumentano i laureati di cittadinanza estera (4%) e provenienti da fuori regione (22%) nonostante la situazione pandemica.
È stato presentato oggi, venerdì 18 giugno 2021, il Rapporto 2021 AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione Occupazionale dei laureati, XXIII Indagine. Il Rapporto curato da AlmaLaurea, Consorzio Interuniversitario fondato nel 1994 e che rappresenta 76 Atenei italiani, ha indagato la condizione occupazionale dei laureati italiani e le caratteristiche del capitale umano uscito dal sistema universitario nel 2020.
Per quanto riguarda l’Università di Torino, l’indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 23.948 laureati. I dati si concentrano sull’analisi delle performance dei laureati di primo e di secondo livello usciti nel 2019 e intervistati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati di secondo livello usciti nel 2015 e intervistati dopo cinque anni.
La performance di UniTo vede crescere il tasso di occupazione rispetto al 2020 (a 5 anni da una laurea magistrale il tasso di occupazione è pari al 91,4% rispetto al 90,1% del 2020). Rispetto alle medie nazionali l’Ateneo torinese ha risultati migliori nel tasso di occupazione a 1 anno dalla laurea (72,8% contro il 68,1% nazionale) e a 5 anni dalla laurea (91,4% contro l’87,7% nazionale).
L’indagine Almalaurea fotografa inoltre un trend positivo riguardante il numero totale dei laureati. Nel 2020 i laureati dell’Università di Torino sono stati 14.746, contro i 13.649 del 2019 e i 12.014 del 2018. In particolare, la situazione pandemica sembra non aver intaccato la crescita dei laureati di cittadinanza estera e i laureati provenienti da fuori regione. La quota di laureati di cittadinanza estera nel 2020 è complessivamente pari al 4,0%, contro il 3,6% del 2019 e il 3,7% del 2018. Inoltre, il 21,9% dei laureati del 2020 proviene da fuori regione, contro il 21,8% del 2019 e il 20,7% del 2018.