Alessandro Perissinotto e le storie di gente senza storia
Da un’idea del docente-scrittore uno spettacolo con gli studenti di Scienze dell’Educazione e del DAMS dell’Università di Torino
Sono le storie degli italiani in fuga dall’Istria o dalla Tunisia, di migranti che, a Torino negli anni ’50, scoprivano per la prima volta le nevicate o le giornate di sole sulle “spiagge” del Sangone, di partigiani nascosti nei fienili e di fabbriche che non ci sono più le protagoniste dello spettacolo teatrale Storie di Gente senza Storia.
Nato da un’idea di Alessandro Perissinotto, del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'educazione, il progetto coinvolge gli studenti di Scienze dell’Educazione e del DAMS dell’Università di Torino, che hanno chiesto alle persone comuni che hanno vissuto durante la Seconda guerra mondiale e nel dopoguerra di rievocare frammenti delle loro vite e li hanno organizzati in quattro tematiche guida: La Guerra, Le Grandi Migrazioni, Il Passato è una terra straniera, Tipi Strani.
Alessandro Perissinotto ha spiegato a Unitonews come i temi trattati nello spettacolo siano ancora contemporanei: "Parlare della guerra di liberazione è una specie di antidoto contro le guerre, ricordare gli orrori ci aiuta a tenerli lontani", e "parlare di immigrazione negli anni '60 ci aiuta a capire meglio cos'è l'immigrazione di oggi, le dinamiche, i disagi, ma anche le ricchezze."
Assemblea Teatro presenta lo spettacolo Storie di gente senza storia oggi alla Cascina Roccafranca (Via Rubino 45, Torino) alle ore 21.15, con Gisella Bein, Stefano Cavanna e Chiara Pautasso; musiche dal vivo di Luca Zanetti; regia di Renzo Sicco.