Un patto per rilanciare il patrimonio culturale torinese e piemontese
Il confronto nell'Aula Magna della Cavallerizza dell'Università di Torino si è incentrato sul ruolo dei musei nella cultura cittadina e piemontese e sulla possibilità di rendere il patrimonio culturale un volano per l'economia.
Lunedì 19 febbraio nell'Aula Magna della Cavallerizza Reale si è tenuto il quarto incontro intitolato 'Città della cultura, leva di sviluppo' del ciclo di eventi ‘Unito Spazio Pubblico - L'Università per la
città e il territorio’, organizzato dall’Università di Torino, per
promuovere il ruolo pubblico dell’Ateneo nel dibattito politico sulle
prospettive strategiche per lo sviluppo della
città e della regione da oggi al 2030. Il confronto si è incentrato sul ruolo dei musei nella cultura cittadina e piemontese e sulla necessità di costituire una rete collaborativa tra i soggetti del territorio, così da trasformare Torino in un laboratorio che intreccia i diversi saperi. Una la domanda principale del convegno: la cultura può essere un volano per far ripartire l'economia di Torino?
Un concerto di iniziative tra Università, Città di Torino e Regione Piemonte per “recuperare fiducia nella conoscenza, oggi minacciata da battaglie di opinione”, questa è stata la proposta del prof. Sergio Scamuzzi. “Dopo la trasformazione da città-fabbrica a città della cultura, Torino deve cambiare ancora e diventare città della cultura scientifica” ha dichiarato dal tavolo il Vice-Rettore per la comunicazione.
"Buona parte del Piemonte vive già grazie al valore del nostro patrimonio culturale” ha detto ai nostri microfoni Antonella Parigi, Assessora alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte. “Credo che come tutti i settori anche la cultura abbia bisogno di finanziamenti, non esiste un settore che cresca senza investimenti e né la cultura né i beni culturali sfuggono a questa regola" ha sottolineato l'Assessora.
Secondo la prof.ssa Giovanna Segre, docente di Politica economica all'Università di Torino, più che del valore della cultura occorre parlare dell'importanza dell'economia per cultura. “Serve a capire quali sono i canali di trasmissione del valore, quali sono le professioni che si possono creare, quali sono i salari corretti da dare a queste professioni, serve a capire come rendere efficienti i costi e come rendere strategiche le organizzazioni” ha precisato.
Per Francesca Leon, Assessora alla Cultura della di Torino, per contribuire al rilancio culturale della città e della regione è importante e necessario "affiancare al patrimonio culturale umanistico, ora dominante, quello scientifico, che ha bisogno di una sua ridefinizione e valorizzazione".