UniTo presenta lo Spoke 2 di NODES: tutte le opportunità per le imprese del territorio a favore di un futuro green
Quasi 7 milioni di euro per bandi a cascata rivolti alle imprese e oltre 1 milione in finanziamenti per team di ricerca. L’obiettivo è implementare e applicare l’economia circolare ai processi del sistema industriale per incentivare produzioni sostenibili
Domani, giovedì 13 aprile alle ore 17, nell’Auditorium Aldo Moro (via Verdi angolo Via S. Ottavio, Torino), l’Università di Torino presenterà le opportunità e i temi dello Spoke 2 “Green technologies e industria sostenibile” del progetto “NODES-Nord Ovest Digitale e Sostenibile”, selezionato dal Ministero dell’Università nell’ambito degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
NODES, di cui UniTo è partner fondatore, è un ecosistema di 24 attori tra cui 8 atenei, 6 poli di innovazione, 5 centri di ricerca, 3 incubatori, 1 acceleratore e 1 competence center. Porterà 110 milioni di euro sul territorio di Piemonte, Valle d'Aosta, sulle province di Como, Varese e Pavia e sulle regioni del Sud del Paese. L’obiettivo è mettere a sistema una serie di misure e strumenti per il territorio – come bandi a cascata, servizi per le imprese e challenge – per favorire lo sviluppo di competenze, il sostentamento dell’innovazione e della competitività secondo il doppio binario della trasformazione digitale ed ecologica.
L’Ateneo di Torino è capofila dello Spoke 2, a favore dello sviluppo e delle tecnologie sostenibili per un futuro più “verde”. Le attività dello Spoke 2 si fondano su un graduale ma radicale cambiamento dell’interdisciplinarietà tra chimica verde, energia sostenibile, scienza dei materiali e bioeconomia, promuovendo il concetto “One Planet, One Health”. Riguardano processi, prodotti, tecnologie, sistemi e servizi relativi a conoscenze complementari, collaborazioni e soluzioni innovative funzionali e sinergiche a tutti gli altri Spoke, proprio per questo possono essere considerate il collante innovativo del progetto NODES.
Sono diverse le opportunità di finanziamento, tramite bandi, per ricerca, startup, spin-off, imprese e tecnologie sostenibili offerte dallo Spoke 2 e sono rivolte a implementare e ad applicare l’economia circolare ai processi del sistema industriale, per incentivare produzioni green e sostenibili. In totale, quasi 7 milioni di euro per bandi a cascata per imprese e oltre 1 milione di euro a sostegno di progetti di PoC Accademici.
La necessità di ridurre l'uso di risorse naturali non rinnovabili e, allo stesso tempo, di minimizzare gli impatti negativi sull'ambiente, ha portato a un interesse sempre maggiore per il recupero, il riuso e il riciclaggio. Il programma di ricerca e innovazione dello Spoke 2 parte dalla convinzione che gli investimenti nella sostenibilità ambientale delle attività economiche contribuiscano, se parte di una strategia condivisa, sia allo sviluppo del territorio sia alla promozione dell'inclusione sociale e della qualità della vita. La transizione verso un'economia circolare è un processo complesso e implica cambiamenti fondamentali dei sistemi socio-economici e territoriali, per passare a un modello economico innovativo non lineare e a connessioni intersettoriali e multi-stakeholder.
Lo Spoke 2 si basa su tre componenti: industria, istruzione e ricerca, che si integrano nella realizzazione di attività progettuali. L'utilità e la trasferibilità dei risultati porteranno a diverse applicazioni industriali e alla creazione di nuove partnership congiunte. La cooperazione e l'interazione tra centri di ricerca e università, autorità pubbliche e imprese darà impulso a una concreta applicazione di nuovi prodotti riciclati a livello territoriale.
L'obiettivo principale dello Spoke 2 è l'implementazione e l'applicazione di approcci di economia circolare sia a monte che a valle dei processi, per sviluppare processi industriali verdi e allo stesso tempo per ridurre,riutilizzare e sfruttare in applicazioni a valore aggiunto gli effluenti industriali, agricoli e civili, insieme ai rifiuti minerali. Per quanto riguarda i processi a monte, le produzioni sintetiche necessitano di essere completamente riviste secondo criteri più sostenibili in termini di nuove metodologie di sintesi, come ad esempio l'uso di solventi verdi, fotocatalisi e prodotti chimici di piattaforma. Si propone l’utilizzo della catalisi enzimatica per produrre molecole di interesse industriale, per operare in condizioni di basso consumo energetico e alta efficienza.
Rispetto alle fonti alternative, lo Spoke 2 esplora nuove fonti di materie prime attraverso la sintesi, la funzionalizzazione e l’applicazione di materiali innovativi, verdi e a basso costo quali carboni microporosi, geopolimeri ma anche prodotti dall’incenerimento di rifiuti solidi urbani. Nuovi materiali riciclati possono entrare nell'industria dei materiali da costruzione, dove esistono opportunità significative anche per il recupero di materiale a circuito chiuso.
Allo stesso tempo, a valle sono necessarie elevate competenze tecnologiche per ridurre e riutilizzare in applicazioni a valore aggiunto gli effluenti industriali e convertire i rifiuti gassosi, liquidi e solidi in prodotti chimici ad alto valore aggiunto destinati a diversi settori come la nutraceutica, l'alimentazione, la cosmesi e i fertilizzanti, nonché i combustibili e le energie rinnovabili come il biogas.