UniTo presenta la sua prima campagna di crowdfunding per la ricerca
L’Università di Torino raddoppierà il finanziamento dei progetti che raggiungeranno il traguardo e Fondazione Compagnia di San Paolo contribuirà con un proprio coofinanziamento
Si è tenuta la presentazione alla stampa di Funds TOgether, la prima campagna di crowdfunding per la ricerca dell’Università di Torino. Per la prima edizione pilota sono stati scelti tre progetti (Impar.IA.mo l’Intelligenza Artificiale Giocando, Fai brillare la ricerca e Salviamo il lemure cantante del Madagascar), ideati da ricercatori e ricercatrici dell’Ateneo. La selezione è avvenuta grazie alla collaborazione di un team di esperti di ideaginger.it, la piattaforma tecnologica di crowdfunding su cui sono caricati i progetti, prendendo in considerazione una serie di indicatori di valutazione, dalla coerenza progettuale alla comunicazione, fino alla creatività nella scelta delle ricompense per i donatori.
Nella campagna ogni team ha un risultato concreto da raggiungere e un budget specifico da raccogliere non superiore a 10.000 euro. I gruppi di ricerca riceveranno il finanziamento raccolto con il crowdfunding solo se riusciranno a conseguire l’obiettivo di budget fissato e l’Università di Torino raddoppierà il finanziamento dei progetti che taglieranno il traguardo. Funds TOgether ha ottenuto inoltre il supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha confermato ancora una volta il suo sostegno alla ricerca e all’innovazione dell’Ateneo, attraverso un proprio cofinanziamento, fino a un massimo di 5.000 euro per ogni progetto.
La campagna è stata realizzata in collaborazione con ideaginger.it, la piattaforma di crowdfunding territoriale aperta a privati, associazioni, imprese e pubbliche amministrazioni, primo attore in Italia nel promuovere la cultura del fare crowdfunding. I frutti del modello di lavoro di Ginger sono la formazione di una squadra fortemente specializzata che vanta un curriculum con oltre 600 campagne attivate e circa 6 milioni di euro raccolti da più di 120.000 sostenitori, con una percentuale di successo delle sue campagne superiore al 90%. Oltre ad aver fornito la piattaforma tecnologica per la raccolta fondi, Ginger ha accompagnato i ricercatori e le ricercatrici attraverso un percorso di formazione al crowdfunding, in cui i team hanno maturato le competenze utili per dare slancio alle proprie campagne e amplificare l’impatto dei loro progetti sulla comunità.
“Il crowdfunding – ha dichiarato il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna - è uno strumento innovativo sempre più importante per la ricerca e per la creatività. È il segno di una comunità partecipe e coinvolta che sostiene le sue giovani risorse intellettuali, che investe nel valore profondo della scoperta scientifica. Poter contare su strategie di raccolta fondi diffusa significa aprire gli orizzonti della ricerca alle nuove frontiere con più facilità e libertà di pensiero, concentrando l’attenzione anche a temi che accedono con difficoltà a fonti di finanziamento ordinarie. Attraverso la donazione a progetti specifici, la comunità può dare un contribuito attivo e trasparente alle cause ritenute più meritevoli e praticare così un gesto di fondamentale valenza pubblica e civile. Anche questo è un modo per esercitare partecipazione civica e cittadinanza attiva”.
“Il crowdfunding in ambito accademico - ha aggiunto Agnese Agrizzi, CEO di Ginger - è un tema giovane che offre all’Università l’opportunità di sviluppare strategie di fundraising inedite, che meritano di essere coltivate. Attraverso i nostri percorsi di formazione e consulenza, abbiamo notato come questo progetto stia aiutando ricercatori e ricercatrici ad essere più consapevoli ed efficaci in tema di raccolta fondi. Lavorando sulla propria rete di relazioni, per esempio, sono stati in grado di creare nuove alleanze con le diverse componenti del territorio, un patrimonio prezioso di cui potranno disporre anche in futuro. Prezioso per loro e per la ricerca scientifica, ma anche per la società civile.”