A Torino il primo corso universitario in Italia in Storia dell'Omosessualità
L’insegnamento propone una storia culturale dell’omosessualità che ne ricostruisce le trasformazioni in età contemporanea tra Europa e Stati Uniti.
È stato ufficialmente presentato durante un'affollata conferenza stampa, il primo corso universitario in Italia in Storia dell’Omosessualità, in programma per l’A.A. 2017/2018, promosso dal CUG (Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni dell’Università di Torino), richiesto dal corso triennale in DAMS del Dipartimento di Studi Umanistici e disponibile come esame a scelta per l’intero Ateneo.
L’insegnamento, che si terrà da aprile a giugno del 2018 per un totale di 18 lezioni, propone una storia culturale dell’omosessualità che ne ricostruisce le trasformazioni in età contemporanea (dalla fine del XVIII secolo al tempo presente) tra Europa e Stati Uniti, restituendo esperienze, narrazioni e rappresentazioni collocate in diversi contesti sociali.
Il corso inoltre si concentra sulla produzione culturale legata ai movimenti di liberazione omosessuale e più in generale all’attivismo LGBT+ e queer, offrendo un percorso di approfondimento specifico sul rapporto tra media e omosessualità in età contemporanea.
"C'è problema di chiusura culturale - ha spiegato Maya De Leo, docente del corso di Storia dell'Omosessualità - si
ha una percezione della sessualità come di un qualcosa di relegato al
dominio del naturale, del sempre uguale e quindi erroneamente si ritiene
che non abbia un interesse di tipo storico".
L’istituzione di un corso sulla storia dell’omosessualità si inserisce quindi nel campo della ricerca storica e degli insegnamenti sull’identità di genere. La costruzione dei generi e della sessualità ha avuto infatti un ruolo centrale nel passaggio dall’età moderna a quella contemporanea e studiarne i mutamenti contribuisce a restituire un’analisi storiografica di una parte della popolazione.
"Ci siamo resi conto circa due anni fa - ha dichiarato Antonio Pizzo, promotore del corso e docente di Storia dello Spettacolo - che l'università poteva avere un ruolo importante all'interno del dibattito culturale attraverso una funzione che le è propria, cioè la formazione. Quindi il discorso sull'omosessualità, sui diritti, sulla convivenza civile poteva essere articolato non solo attraverso iniziative genericamente culturali, ma anche utilizzando gli strumenti propri dell'università, ossia attraverso l'istituzione di un corso di Storia dell'Omosessualità".