Studiare in carcere: firmato il protocollo d'intesa tra DAP e la Conferenza Nazionale Universitaria Poli Penitenziari guidata da Franco Prina
Ora il tavolo elaborerà le linee guida e le convenzioni per regolare i rapporti tra i due enti e garantire il diritto al proseguimento degli studi dei detenuti
Circa 10 mesi fa, il 28 novembre 2018, durante la cerimonia per il Ventennale della firma del primo protocollo che ha istituito il Polo Universitario Penitenziario, il principio del diritto allo studio per i detenuti era stato ribadito con forza, firmando la nuova Convenzione tra l'Università di Torino, la Casa Circondariale "Lorusso e Cutugno" e l'Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna. L'11 settembre di quest'anno, lo stesso principio è stato confermato con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Francesco Basentini e dal Presidente della Conferenza Nazionale Universitaria Poli Penitenziari (CNUPP) Franco Prina.
L’accordo punta a regolare in maniera più omogenea i rapporti fra Provveditorati dell’Amministrazione Penitenziaria e Istituti da un lato e singoli Atenei dall’altro. Per far questo, con il Protocollo viene istituito un tavolo di confronto, composto da referenti del DAP e rappresentanti della CNUPP, che permetta un dialogo costruttivo e costante fra le parti. Il Tavolo elaborerà linee guida e schemi di convenzioni per disciplinare uniformemente i rapporti fra i due enti, convocherà riunioni su specifiche tematiche per migliorare l’esercizio del diritto al proseguimento degli studi universitari e si occuperà di sviluppare iniziative e programmi di collaborazione anche per il personale dell’Amministrazione a livello territoriale. Saranno inoltre organizzati dibattiti e incontri pubblici finalizzati a sensibilizzare la società sull’importanza di garantire il diritto allo studio universitario in favore delle persone detenute, nonché progetti di ricerca universitaria su tematiche di interesse comune.
La Conferenza rappresenta gli Atenei italiani che operano attualmente in 75 istituti penitenziari italiani per garantire ai detenuti presenti il diritto agli studi universitari. Ottocento circa sono stati nell’anno accademico 2018/2019 gli studenti iscritti alle 27 Università italiane sedi di Polo Universitario Penitenziario: di questi, 743 sono detenuti (223 dei quali in regime di alta sicurezza o sottoposti al 41bis) e 53 in esecuzione penale esterna.
Alla firma del Protocollo, insieme al Presidente Prina dell’Università di Torino, erano presenti altri quattro componenti del Consiglio CNUPP: Marella Santangelo, dell’Università Federico II di Napoli; Francesca Vianello, dell’Università di Padova; Andrea Borghini, dell’Università di Pisa ed Emmanuele Farris, dell’Università di Sassari.