Stefano Geuna: "La qualità del nostro impegno al servizio delle persone"
Il Rettore invia un nuovo messaggio a tutta la comunità accademica
Carissime, carissimi,
anche la nostra comunità, come è inevitabile, è colpita e soffre gli effetti dell’epidemia da Covid-19. Nel corso dell’ultimo mese diverse persone a noi vicine hanno contratto il virus: docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo. Una parte di loro è pienamente guarita, un’altra è ancora impegnata a sostenere le cure necessarie. La Prorettrice Giulia Carluccio ed io, durante queste settimane convulse, abbiamo fatto il possibile per tenerci informati sulla salute di tutti. Con alcuni è stato possibile mantenere un contatto diretto e costante.
Abbiamo ascoltato storie di travagli personali e condiviso gli stati d’animo in frangenti di forte preoccupazione. La nostra vicinanza a quanti si siano trovati, e si trovino, ad affrontare questa nuova avversità è la vicinanza di tutta l’Università di Torino. A chi ancora stringe i denti per la sua salute, o per quella di una persona vicina, va il nostro augurio più sincero di rapida ripresa.
L’abbraccio più stretto della comunità accademica è rivolto, ancora una volta, agli affetti, agli amici e ai colleghi di Francesco Moricca. Con profondo dolore, infatti, la settimana scorsa abbiamo salutato Francesco, tecnico del Dipartimento di Scienze Mediche. A Francesco noi tutti dobbiamo gratitudine per quanto di sé è stato così generoso da donare agli altri attraverso il suo lavoro ed il suo impegno sociale.
Analogo esempio di dedizione e sacrificio è incarnato ogni giorno dal personale sanitario che opera nelle strutture ospedaliere ed è impegnato nella lotta al Covid-19: medici, infermieri, specializzandi, tecnici, ricercatori, volontari. Del loro sforzo eccezionale, che viene sostenuto in condizioni obiettivamente difficili, la nostra Università è davvero riconoscente e profondamente orgogliosa.
In questo mio breve messaggio tengo a rivolgere un pensiero al futuro. I primi segnali che l’epidemia stia rallentando ci sono. Ma è doveroso, in primo luogo, ribadire che per vincere contro il virus è assolutamente necessario mantenere alta la guardia rispettando scrupolosamente tutte le rigide misure di distanziamento sociale che sono state chiaramente esplicitate dai recenti decreti governativi. Solo così, tutti insieme, sconfiggeremo il virus!
È altresì doveroso però cominciare a pensare alla ripresa che necessariamente dovrà essere graduale e garantire la massima sicurezza alle lavoratrici, ai lavoratori, agli studenti e alle studentesse. Stiamo lavorando assiduamente alla realizzazione di un piano di ripresa delle attività “in sicurezza” che condivideremo con tutti voi nei prossimi giorni.
L’obiettivo è quello di far ripartire le attività del nostro Ateneo in forma graduale iniziando da quelle funzioni che maggiormente hanno sofferto in queste settimane di chiusura forzata delle nostre sedi. Ma soprattutto, metteremo in atto tutta una serie di misure di prevenzione per garantire la massima sicurezza a tutte e a tutti.
In momenti come questi è fondamentale riconoscere le nostre paure e saperle trasformare in motivazione per agire nel rispetto e al servizio degli altri. Dal cuore di questa crisi, che posso osservare da una prospettiva particolare per la funzione di Rettore che mi trovo a esercitare, posso vedere quanto numerose siano le persone che lavorano con il massimo impegno per assicurare una pur transitoria normalità alla vita universitaria.
La qualità del nostro impegno al servizio delle persone è il contributo più strategico al superamento delle paure e delle difficoltà. Della qualità delle sue persone UniTo dà prova ogni giorno e per questo possiamo guardare con l’ottimismo della ragione e del sentimento alle settimane che ci aspettano.
Grazie a tutte e tutti.
Il Rettore, Prof. Stefano Geuna
#unitohomecommunity