Siglato l'accordo di collaborazione scientifica tra Università di Torino ed ENEA
La convenzione, di durata triennale, sostiene le attività di ricerca congiunta sui temi di interesse comune
È all’insegna della cooperazione, della ricerca e dell’innovazione l’accordo firmato il 17 aprile da Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino, e Federico Testa, Presidente di ENEA, l'Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile. Nella cornice di Palazzo Badini Confalonieri, si è discusso delle opportunità della collaborazione, con particolare riferimento ai temi della ricerca scientifica e dell’innovazione a livello regionale, nazionale ed europeo.
Le aree di interesse comune riguardano le scienze ambientali, il settore ICT, la mobilità, l’industria 4.0, la sicurezza nucleare e l’energia su temi specifici quali, ad esempio, la salvaguardia del patrimonio culturale, l'economia circolare, la smart city, la robotica e la cybersecurity. In materia di energia, un obiettivo dell’accordo UniTo-ENEA consiste nella realizzazione di progetti di ricerca sulle implicazioni ambientali del risparmio energetico.
Sulla questione, è necessario coinvolgere “competenze di tipo scientifico, ma anche umanistico” dichiara ai microfoni di Unito News il Rettore Ajani, che continua: “Il risparmio energetico, che ha un impatto importante sulle economie locali, determina anche dei comportamenti che devono essere appresi”. L’apporto delle soft sciences sarebbe quindi fondamentale per studiare e prevedere i comportamenti nella diffusione della cultura dell’efficientamento energetico.
“È un accordo importante” commenta Testa, presidente di ENEA, “perché mette a lavorare insieme uno dei principali poli universitari italiani con un ente di ricerca nazionale che vuole radicarsi di più sui territori, investendo in ricerca e soprattutto in persone”. La convenzione è alla base di una collaborazione che porterà i ricercatori non solo ad affrontare questioni a elevata complessità, spesso in un’ottica interdisciplinare, ma anche a condividere le infrastrutture e a organizzare seminari, convegni e iniziative di divulgazione dei risultati.