Viale Ottavio Mai, uno spazio da pensare e progettare
Situato accanto al Campus Einaudi è uno spazio in transizione, in cerca di identità, che deve essere considerato come spazio pubblico e luogo strategico per l'Università, il quartiere e la città.
Al Campus Luigi Einaudi si è svolto l’evento ‘Pre-visioni sul Mai. Progetti e prospettive a confronto’, promosso da "Cittadinanze al CLE" (progetto dei Dipartimenti del Campus) e UniToGO (Green Office dell’Università di Torino), in collaborazione con OMERO (Centro interdipartimentale di Studi Urbani e sugli Eventi) e i Dipartimenti di Architettura e Design (Politecnico di Torino) e Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (Politecnico e Università di Torino).
Per chi non lo conoscesse, Viale Ottavio Mai è quel segmento, compreso tra il Campus Luigi Einaudi e la Residenza Olimpia dell'Edisu, dell'asse viario che collega corso Regina Margherita con corso Brescia. I due tratti storici di corso Farini e corso Verona che intersecano il fiume Dora sono ora finalmente uniti da viale Ottavio Mai e dalla passerella pedonale Franco Mellano. Formalmente questo spazio appartiene all'Ateneo, di fatto è attualmente uno luogo condiviso tra Università, Edisu e Comune/Circoscrizione, un luogo in attesa e a disposizione della cittadinanza e dell'Università, ampiamente sottoutilizzato rispetto alle sue valenze.
Viale Ottavio Mai è quindi uno spazio da pensare e progettare interamente, tenendo in considerazione esigenze diverse, da quella architettonica a quella urbanistica, riuscendo a immaginare usi e funzioni che incrocino le esigenze e le possibilità dell'Ateneo con quelle del quartiere e della città. Un rapporto virtuoso tra Università e città si gioca infatti a partire da questi spazi di relazione, di convivenza e di condivisione.
"Viale Mai - ha spiegato il Prof. Egidio Dansero, Presidente di OMERO e coordinatore di UniToGO - è un luogo che non è ancora stato pensato compiutamente. Si tratta di uno spazio non piccolo perché parliamo di un'area di circa 50.000 m² e che ha delle enormi potenzialità. Non è però uno spazio vuoto da riempire ad ogni costo, ma può essere considerato come un luogo di sperimentazione sia dal punto di vista architettonico, sia dal punto di vista delle relazioni sociali che delle modalità di gestione dello spazio".
Per l’occasione nella Main Hall del Campus Luigi Einaudi è stata allestita una mostra con alcuni dei lavori realizzati dall'Atelier di Progettazione Architettonica INSIDE-OUTSIDE condotto dai docenti Massimo Crotti, Claudio Germak, Arianna Astolfi e Alberto Iossetti per il corso di Laurea Magistrale in Architettura per il Progetto Sostenibile del Politecnico di Torino e dai lavori congiunti del corso di Sociologia urbana del prof. Alfredo Mela con l'Atelier di Programmi integrati di sviluppo locale e rigenerazione urbana dei docenti Nadia Caruso, Cristiana Rossignolo, Marco Nota e Angioletta Voghera per il Corso di laurea in Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio di Politecnico-Università di Torino.