Politiche di genere in Accademia: la realtà torinese nel contesto europeo
L’evento è stato l'occasione per presentare il GEP (Gender Equality Plan) e il Bilancio di Genere dell’Università di Torino e del Politecnico di Torino
Questa mattina, venerdì 11 marzo, si è svolto in diretta streaming su UniTo Media, il convegno “Politiche di genere in Accademia: la realtà torinese nel contesto europeo” organizzato, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, dai Comitati Unici di Garanzia (CUG) dell’Università degli Studi di Torino e del Politecnico di Torino e dal CIRSDe di UniTo (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere). L’evento è stato l'occasione per presentare il GEP (Gender Equality Plan) e il Bilancio di Generedell’Università e del Politecnico di Torino.
Hanno portato i saluti istituzionali: Laura Scomparin, Vice-Rettrice UniTo per la ricerca delle scienze economiche, giuridiche e sociali, Andrea Silvestri, Direttore generale UniTo, Laura Montanaro, Prorettrice PoliTo, Vincenzo Tedesco, Direttore generale PoliTo, Tania Cerquitelli, Presidente CUG PoliTo, Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità della Città di Torino. Sono, poi, intervenuti, moderati da Mia Caielli, Presidente CUG UniTo: Chiara Ghislieri, Manuela Naldini e Cristina Solera (UniTo), From gender imbalance to gender in balance. Il caso UniTo, tra dati del bilancio, attori, percezioni e narrazioni; Arianna Montorsi e Claudia De Giorgi (PoliTo), Dal Gep al Geap; Elena Barattini (Adi - Associazione Dottorandi Italiani), Dottorati e Ricerche di genere: l'esperienza di una ricercatrice; Sara Clavero(Technological University Dublin), Stepping up efforts towards institutional change in academia and research organisations: The future of Gender Equality Plans; Ilenia Picardi (Università degli Studi di Napoli Federico II), Glass door index: uno strumento per rivelare le strutture di genere nell’accesso in accademia; Tindara Addabbo (Università di Modena e Reggio Emilia - Presidente Conferenza nazionale degli organismi di parità), Verso un Gender Equality Plan sostenibile e trasformativo.
L'Università degli Studi di Torino, con il supporto del CUG e della Direzione Bilancio e Contratti, ha predisposto il Bilancio di Genere 2020, strumento essenziale per realizzare l’eguaglianza di genere nelle università e per integrare la prospettiva di genere in tutte le politiche dell’Ateneo. La fotografia di UniTo che emerge dal Bilancio è quella di un mega-ateneo generalista, dove la componente femminile della popolazione studentesca (82.320) è pari al 61% nel 2020. Per quanto riguarda, invece, la composizione del personale (oltre 4.400 unità) si evidenzia la predominanza delle donne (55,2%) rispetto agli uomini, in aumento dal 2016 al 2020. Le donne prevalgono in particolare nell'ambito del Personale Tecnico Amministrativo. Nella cosiddetta forbice delle carriere permane ancora un divario di genere nelle posizioni apicali della carriera accademica, sebbene con un andamento in lieve miglioramento, anche nel confronto con la situazione nazionale.
Insieme al Bilancio di Genere, UniTo ha presentato il primo Gender Equality Plan, come indicato dalla CRUI, che ha recepito la comunicazione con la quale la Commissione Europea ha istituito l’obbligo per gli Atenei di adottare un Piano di Equità, quale requisito di accesso per la partecipazione a tutti bandi Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione. Il GEP è un documento che si propone di identificare e implementare strategie innovative volte a correggere le asimmetrie di genere, definendo al contempo obiettivi e processi di monitoraggio dei progressi tramite, dove possibile, di indicatori.
UniTo, con il CIRSDe, è capofila del partenariato internazionale del progetto Horizon 2020 MINDtheGEPs(Modifying Institutions by Developing Gender Equality Plans): il progetto, dopo una fase di ricerca qualitativa e quantitativa per fotografare “lo stato di genere” delle università e centri di ricerca coinvolti, definirà gli ambiti di potenziamento del GEP (luglio 2022) e le azioni strutturali e culturali da attivare per contrastare le asimmetrie rilevate.
In base alle indicazioni della Commissione Europea, il GEP prevede 5 aree prioritarie di intervento, per cui UniTO ha già individuato specifiche azioni: equilibrio vita privata/vita lavorativa e cultura dell’organizzazione; equilibrio di genere nelle posizioni di vertice e negli organi decisionali; uguaglianza di genere nel reclutamento e nelle progressioni di carriera; integrazione della dimensione di genere nella ricerca e nei programmi degli insegnamenti; contrasto della violenza di genere, comprese le molestie sessuali.
Anche il Politecnico di Torino, in un processo di condivisione sia con le grandi università tecnico scientifiche europee che con altre università italiane, ha dedicato negli ultimi anni una maggiore attenzione alle tematiche di genere, istituendo nel 2019 l’Osservatorio di Genere dell’Ateneo. L’Osservatorio, con il supporto del CUG e dell’Area Amministrativa PSQL, ha predisposto il Bilancio di Genere, Diversità è Eccellenza, che presenta una analisi di contesto in prospettiva di genere dei dati dell’Ateneo. Il documento, pubblicato la prima volta nel 2020, verrà rielaborato su base triennale, mentre un sottoinsieme di indicatori più significativi viene aggiornato annualmente sul sito dedicato. Oltre a confermare una presenza asimmetrica dei due generi — sia le studentesse che le docenti si avvicinano al 30% complessivamente, sebbene con un forte sbilanciamento fra le aree di Ingegneria e di Architettura— il bilancio evidenzia la buona performance del genere femminile, ed è stato essenziale nella fase successiva di preparazione del Piano per Eguaglianza di Genere (Gender Equality Plan 2021-2024), e del relativo piano di azioni (Gender Equality Action Plan), approvati dagli Organi nell’autunno 2021.
Alle azioni nelle 5 aree prioritarie indicate dalla comunità europea, volte a rendere più sostenibile il percorso di ingresso e progressione di carriera del genere femminile, il Politecnico ha voluto affiancare una sesta area di intervento, per aumentare la presenza di studentesse nei corsi di laurea STEM (Science Technology Engineering and Math). Confermando ed ampliando il progetto WeAreHERe, che attraverso il coinvolgimento delle studentesse di ingegneria come interlocutrici e role models delle studentesse più giovani ha visto un incremento significativo negli ultimi due anni delle neo matricole. È, infatti, convinzione dell’Ateneo che la valorizzazione delle specificità di genere e delle diversità presenti nella comunità politecnica sia un asset strategico fondamentale per il suo futuro. Le azioni sono accompagnate da un monitoraggio in itinere e da uno periodico attraverso indicatori specifici individuati per ogni azione. Il GEP PoliTo è stato integralmente inserito nell’Action Plan di Ateneo, a garanzia dell’integrazione delle politiche di genere nel suo piano strategico.