A Palazzo Nuovo il Bosco degli "altri" di weTree intitolato a Lia Varesio
Un progetto di Agroinnova e della Città di Torino con il sostegno di Iren e Università di Torino
A un anno dalla sua presentazione è stato inaugurato a Palazzo Nuovo, nell’area verde finora trascurata davanti alle aule, il Bosco degli “altri”, intitolato a Lia Varesio, per promuovere un nuovo equilibrio tra uomini e natura. All’inaugurazione, che si è tenuta in diretta streaming, hanno presenziato Giulia Anastasia Carluccio, Prorettrice dell’Università degli Studi di Torino, Ilaria Borletti Buitoni, Presidente dell’Associazione weTree e Vicepresidente del Fondo Ambiente Italiano, Ilaria Capua, direttore del centro di eccellenza One Health dell'Università della Florida, Maria Lodovica Gullino, direttore di Agroinnova, e Marco Gremo, presidente dell’Associazione Bartolomeo & C. Le paesaggiste Stefania Naretto e Chiara Otella, titolari dello studio LineeVerdi, che hanno realizzato il giardino, hanno accompagnato il pubblico in un tour virtuale del bosco. Per alcune riflessioni importanti sui temi della giornata era inoltre presente l’attrice Laura Curino.
La collaborazione tra Agroinnova, Centro di Competenza per l’innovazione in campo agro-ambientale dell’Università di Torino, e la Città di Torino, grazie al sostegno di Iren e dell’Università di Torino, ha portato a riqualificare uno spazio dell’Università all’interno del comprensorio di Palazzo Nuovo.
La struttura, tra via Verdi e Corso San Maurizio, ospita la Scuola di Scienze Umanistiche e i relativi Dipartimenti. Lo spazio individuato per il bosco fa parte dell’area verde che caratterizza la facciata principale di Palazzo Nuovo e rappresenta uno degli ultimi step per la completa riqualificazione ‘green’ della struttura.
“Siamo davvero soddisfatte – dichiara Maria Lodovica Gullino, Direttore di Agroinnova, Vicerettore dell’Università di Torino e portavoce di weTree – per aver portato a termine questo progetto in un momento così difficile per la nostra società. Ricordiamoci che il 2020 è stato l’Anno Internazionale della Salute delle Piante e questo progetto è il giusto lascito agli anni a venire. La collaborazione con Ilaria Capua e Ilaria Borletti Buitoni ha portato alla fondazione dell’Associazione weTree e all’immediata azione in alcune città italiane, tra cui Torino. Il Bosco degli altri, dedicato a una figura così speciale per la città di Torino, quale è stata Lia Varesio, rappresenta bene il messaggio di weTree. Speriamo nascano tanti altri piccoli boschi in tutta Italia e che vengano mantenuti sani nel tempo. Il nostro paese è ricco di donne volenterose e all’avanguardia. La Pandemia ci ha insegnato sicuramente una cosa importante: ripartiamo dalle donne, dalla ricerca e dalla natura”.
Il primo bosco a Torino è stato intitolato a Lia Varesio, grande donna torinese che ha passato la vita, tra mille difficoltà, a occuparsi degli “altri”, i più bisognosi. Già Cavaliere della Repubblica Italiana, fondò nel 1979 l’associazione Bartolomeo & C. che oggi ne porta avanti ideali e speranze.
La riqualificazione, ad opera delle agronome paesaggiste Stefania Naretto e Chiara Otella, fondatrici dello studio LineeVerdi, stimola così una consapevolezza ambientale in prospettiva circolare, realizzando un’area verde intitolata a una donna che si è distinta con le sue attività per una società torinese migliore.
Il Comitato Promotore di weTree Torino è composto da: Giulia Anastasia Carluccio – Prorettrice dell’Università degli Studi di Torino; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo – Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Ambasciatore delle eccellenze torinesi nel mondo; Antonella Parigi – già Assessore alla Cultura della Regione Piemonte; Elena Accati – già Professore Ordinario dell’Università di Torino; Stefania Naretto e Chiara Otella – paesaggiste titolari di LineeVerdi.
Il cuore di weTree è racchiuso e sintetizzato nel suo Patto. I Sindaci delle città che hanno aderito, infatti, si sono impegnati a realizzare almeno quattro dei seguenti otto punti: promuovere lo sviluppo di nuove aree verdi pubbliche, curandone anche la manutenzione; valorizzare in tutte le iniziative la parità di genere e la competenza femminile; sollecitare con appelli e incentivi i privati (commercianti, cittadini, …) affinché contribuiscano con il verde all’abbellimento degli spazi di loro competenza visibili; favorire con campagne di sensibilizzazione una mobilità sostenibile (in particolare camminare per raggiungere la propria destinazione) con l’obiettivo di stimolare uno stile di vita più sano; patrocinare e promuovere programmi di educazione ambientale nelle scuole favorendo collaborazioni/accordi stabili con gli atenei della propria città; sensibilizzare e promuovere tra i cittadini la raccolta differenziata, la cura e il rispetto degli spazi comuni e promuovere il riciclo e il recupero come alternativa allo spreco e al disuso; istituire un Premio annuale “weTree” all’associazione o ai cittadini meritevoli di aver contribuito alla manutenzione e all’incremento del verde nella propria città; favorire una maggiore consapevolezza tra i cittadini di una visione circolare che unisca ambiente e salute per il benessere della comunità e delle future generazioni.
Otto punti essenziali, otto azioni concrete per sostenere una rinnovata sostenibilità. L’ormai ex Sindaca di Torino Chiara Appendino è stata tra i primi Sindaci a sottoscrivere questo patto, un vero e proprio impegno verso l’ambiente. Tra le altre città già impegnate: Milano, Perugia e Palermo, a cui si è recentemente aggiunta anche Bari.