Oltre la città: l'innovazione nell'agrifood per lo sviluppo regionale
Durante il convegno si è discusso sul ruolo che l'Università di Torino gioca nel rafforzamento della competitività piemontese nel settore della filiera agroalimentare
Lunedì 26 marzo nell'Aula Magna della Cavallerizza Reale si è tenuto il quinto incontro intitolato 'Oltre la città: l'innovazione nell'agrifood per lo sviluppo regionale' del ciclo di eventi ‘Unito Spazio Pubblico - L'Università per la città e il territorio’, organizzato dall’Università di Torino, per promuovere il ruolo pubblico dell’Ateneo nel dibattito politico sulle prospettive strategiche per lo sviluppo della città e della regione da qui al 2030.
Durante il convegno, a cui hanno partecipato docenti, imprenditori e studenti, si è discusso sul ruolo che l'Università di Torino gioca nel rafforzamento della competitività piemontese nel settore della filiera agroalimentare, grazie a progetti di ricerca per l'innovazione, l'imprenditorialià e la sostenibilità che vanno a beneficio dell'economia regionale, delle aree del mondo soggette a cambiamenti climatici e dei consumatori, a garanzia della salute, la sicurezza e la qualità del cibo.
UniTo infatti, è l'unico Ateneo italiano a partecipare al consorzio EIT Food, un partenariato tra aziende leader del settore, università e istituzioni di ricerca, con competenze sull'intera filiera del valore alimentare, impegnato a realizzare catene sostenibili di approvvigionamento, attraverso rivoluzionarie iniziative di innovazione imprenditoriale e di formazione universitaria e professionalizzante.
"L'Agrifood - ha spiegato il Prof. Luca Simone Cocolin, responsabile del Progetto EIT Food all'Università di Torino - è un settore che negli ultimi anni sta avendo sempre più importanza dal punto di vista dello sviluppo sostenibile e l'Università di Torino è molto attiva in questo ambito. Quasi tutti Dipartimenti all'interno dell'Ateneo stanno approfondendo con studi e ricerche argomenti che vanno in questa direzione, come l'economia circolare, il riciclo e la riduzione degli scarti. Un esempio di questa collaborazione tra diverse discipline è la partecipazione al Progetto EIT Food, il cui scopo è quello di creare un sistema alimentare incentrato interamente sul consumatore. Questo vuol dire gestione sostenibile della filiera alimentare, creazione di diete sane e cibo di qualità".