Nuovo riconoscimento per Chiara Ambrogio. Alla ricercatrice UniTo la prima edizione del premio Marcellina Gilli
Il riconoscimento, istituito dal Consiglio regionale del piemontese, intende valorizzare le donne che in Piemonte si sono affermate negli ambiti dell’imprenditoria, del lavoro, della ricerca o dell’impegno sociale e civile
Nuovo riconoscimento per Chiara Ambrogio. Dopo aver vinto nel 2020 il Career Development Award della fondazione Armenise Harvard e il Consolidator Grants dello European Research Council (ERC), la ricercatrice del Centro di biotecnologie molecolari dell’Università di Torino si è aggiudicata questa mattina a Palazzo Lascaris il premio Marcellina Gilli. Il riconoscimento, istituito dal Consiglio regionale del piemontese nel 2020 nell’ambito dell’attività della Consulta femminile regionale, mira a valorizzare le donne che in Piemonte si sono affermate negli ambiti dell’imprenditoria, del lavoro, della ricerca o dell’impegno sociale e civile, costituendo un esempio per la piena affermazione del ruolo e della personalità delle donne nella società.
Il premio, alla sua prima edizione, è intitolato alla memoria di
Marcellina Gilli, imprenditrice di Rosta, fra le prime donne nel
dopoguerra alla guida di un’impresa metalmeccanica in Piemonte, attività
che seppe portare avanti da sola e con successo dopo la morte prematura
del marito. Fu a lungo attiva nell’associazionismo femminile, anche a
sostegno di un’effettiva parità di genere, e presidente della Consulta
femminile regionale per tre legislature.
Nel ringraziare per il conferimento del premio, Chiara Ambrogio
ha affermato: “Dopo 6 anni trascorsi in Spagna e 4 negli Stati Uniti ho
avuto l’opportunità di continuare la mia ricerca in Italia, nella mia
regione di origine ed è quindi per me un ritorno importante, sia dal
punto di vista personale sia professionale. Lo scienziato ha molte
caratteristiche in comune con l’atleta: la costanza, la perseveranza,
l’umiltà, l’impegno nell’allenamento e la capacità di ripartire traendo
insegnamento anche dai fallimenti. C’è però una differenza importante,
perché l’atleta ha il pubblico a sostenerlo. Mi auguro quindi che eventi
come questo aiutino ad eliminare anche questa differenza e a far
conoscere il lavoro degli scienziati perché il supporto del pubblico è
fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi della ricerca”.
“E’ un grande piacere premiare una giovane ricercatrice piemontese che si è distinta a livello internazionale per meriti e capacità. E’ un esempio di eccellenza per le nuove generazioni, perché la ricerca scientifica è un fattore fondamentale per lo sviluppo della società e il mettere talenti e competenze al servizio della comunità rappresenta un elemento indispensabile per il progresso civile”, ha affermato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale.
“Chiara Ambrogio è uno dei “cervelli” italiani che tornano a casa e di questo ci rallegriamo, augurandoci che le istituzioni sempre più creino le condizioni per il ritorno in patria di questi talenti”, ha aggiunto Gianluca Gavazza, consigliere segretario del Consiglio regionale.
“In questa prima edizione del “Marcellina Gilli” abbiamo scelto di premiare una ricercatrice perché in questo anno e mezzo di emergenza sanitaria il mondo della ricerca scientifica è stato un punto di riferimento per tutti, al quale guardiamo con fiducia per ritornare presto alla normalità”, ha commentato Ornella Toselli, presidente della Consulta femminile regionale.
Alla cerimonia hanno presenziato anche le componenti dell’Ufficio di presidenza della Consulta femminile Maria Alessandra Parigi, Manuela Appendino e Graziella Camurati, nonché Laura Silvano e Germana Gambardella, figlia e nipote di Marcellina Gilli.