Lotta al melanoma, scoperto meccanismo molecolare in grado di apportare benefici alla medicina di precisione
Ricercatori e ricercatrici delle Università di Torino, Piemonte Orientale e Siena hanno individuato individuato un nuovo e inatteso meccanismo molecolare coinvolto nella resistenza alla terapia mirata, come la via di segnalazione mTORC2
È stato pubblicato sulla rivista “Molecular Cancer” una ricerca che presenta un’importante scoperta relativa alla lotta contro il melanoma, frutto della collaborazione tra le Università di Torino, Università del Piemonte Orientale e Università di Siena. Il gruppo di ricerca dei tre atenei ha individuato un nuovo e inatteso meccanismo molecolare coinvolto nella resistenza alla terapia mirata, come la via di segnalazione mTORC2, che, diversamente dal ruolo pro-tumorigenico descritto in altri contesti oncologici, per la prima volta viene vista come oncosoppressiva nel melanoma. La ridotta funzionalità di questa via di segnalazione, che viene peraltro indotta nelle cellule di melanoma dalla stessa terapia mirata, porta allo sviluppo di resistenza terapeutica mediante incremento del metabolismo mitocondriale e inducendo l’azione di un enzima chiave coinvolto nella biosintesi di NAD, chiamato NAMPT. I ricercatori hanno scoperto che accoppiando la terapia mirata a inibitori di NAMPT nei tumori con bassi livelli di mTORC2/RICTOR viene ripristinata l’azione della terapia contro il tumore in modelli preclinici.
La scoperta offre dunque un nuovo strumento per la medicina di precisione perché la misurazione dei livelli di mTORC2 nel melanoma potrà aiutare le equipe oncologiche a scegliere la strategia terapeutica più adeguata ed efficace per il paziente.
Lo studio è stato guidato dal Prof. Enzo Calautti e dal dottor Luca Ponzone del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute dell’Università di Torino, in collaborazione con ricercatori e ricercatrici del laboratorio di Biochimica Molecolare dei Tumori del DISIT, Dipartimento Alessandrino dell’Università del Piemonte Orientale (UPO), guidato dalla dottoressa Valentina Audrito, e col laboratorio di Proteomica funzionale del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Ateneo senese, diretto dalla professoressa Claudia Landi e dal Prof. Luca Bini.
La ricerca è stata finanziata da una erogazione liberale della Banca d’Italia al Prof. Calautti, dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) AIRC-MFAG2021 #26004 per la dottoressa Audrito e, per quanto riguarda la professoressa Claudia Landi, dal Grant dell’Università di Siena, PSR 2022-Curiosity-driven (F-CUR).
L’articolo completo è disponibile al link: RICTOR/mTORC2 downregulation in BRAFV600E melanoma cells promotes resistance to BRAF/MEK inhibition | Molecular Cancer | Full Text (biomedcentral.com)