L'eccellenza italiana della Sociologia Economica per la prima volta a Torino
Dal 30 all'1 febbraio al Campus Luigi Einaudi si terrà il IV convegno SISEC, la Società Italiana di Sociologia Economica
Il filo conduttore del quarto convegno nazionale della SISEC (Società Italiana di Sociologia Economica), giunto alla IV edizione, prioritariamente affrontato nelle sessioni plenarie, è quello del rapporto tra valore economico, valori e norme culturali, reti sociali e modelli di regolazione.
Il tema del valore è stato al centro dell’economia classica e posto a fondamento della teoria dei prezzi. Successivamente, con la svolta marginalista, la riflessione si è concentrata quasi esclusivamente sul rapporto tra preferenze individuali e formazione dei prezzi. Per quanto non senza importanti eccezioni, il prezzo di mercato è così diventato il caposaldo di ciò che è valuable nell’economia e per l’economia. La questione del valore e della sua giustificazione ha perso di conseguenza rilevanza nel dibattito accademico.
Negli ultimi anni, però, alcuni economisti hanno rifocalizzato le loro analisi sui fondamenti assiologici delle dinamiche di mercato, sulle modalità di produzione e di estrazione del valore e sulle sue forme di legittimazione sociale, creando un interessante terreno di confronto con la sociologia economica. L’attenzione per i valori, infatti, ha costituito uno dei tratti costitutivi della riflessione sociologica sulla modernità. La consapevolezza del radicamento sociale e culturale dell’economia, nonché della pluralità dei modelli di regolazione e di sviluppo, ha particolarmente sensibilizzato la nostra disciplina verso le diverse modalità di organizzazione e istituzionalizzazione delle attività economiche.
Ciò detto, anche tra i sociologi economici oggi si osserva un rinnovato interesse per i temi connessi al “politeismo dei valori” economici, ai loro fondamenti socio-culturali e a come essi si combinano con nuove pratiche sociali di valutazione e apprezzamento degli oggetti, delle persone e delle relazioni. Pratiche che spesso si muovono a cavallo tra i principi regolativi del mercato e della reciprocità, dando luogo anche ad originali processi di ibridazione. Un aspetto interessante di questo dibattito è che le diadi concettuali di economia e società, produzione e consumo, razionalità strumentale e assiologica, logiche acquisitive e donative non sono più considerate come antitetiche e inconciliabili tra loro. Scambi di mercato, relazioni sociali e norme culturali, anziché essere dipinti come mondi separati e sfere di significato irriducibili, vengono piuttosto esplorati nelle loro complementarietà e interconnessioni, ponendo attenzione alle dinamiche co-generative di valore che ne discendono, sia a livello individuale che collettivo.