Laurea Honoris Causa all'artista Ugo Nespolo
Durante la sua lectio magistralis, l'artista ha sottolineato come cultura e arte non possano essere due dimensioni distinte che non comunicano tra di loro.
Dopo Anselm Kiefer nel 2014 e Christo nel 2017, l'Università di Torino ha conferito la Laurea Honoris Causa in Filosofia all'artista Ugo Nespolo, "per aver svolto un’attività artistica che, sull’arco di mezzo secolo, si è appoggiata a una robusta riflessione teorica da cui ha tratto ispirazione, varietà e nutrimento". La cerimonia si è svolta in un'affollata Aula Magna della Cavallerizza Reale, alla presenza del Rettore Gianmaria Ajani, del Direttore del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione Gianluca Cuozzo, che ha presentato il "laureando", e del Professore di Filosofia Teoretica Maurizio Ferraris che ha pronunciato la Laudatio.
Una carriera internazionale quella dell'artista torinese d'adozione Ugo Nespolo, che comincia a Milano nella Galleria Schwarz negli anni sessanta, per poi proseguire a Parigi e New York, città dove ha luogo l'incontro con gli artisti del New American Cinema: Jonas Mekas, Andy Warhol, Yoko Ono e P. Adam Sitney. Nespolo è considerato inoltre uno dei precursori dell'Arte Povera. La sua mostra dal titolo "Macchine e oggetti condizionali", tenutasi proprio nella Galleria Schwarz, che ha annoverato tra i suoi artisti Duchamp, Picabia, Schwitters, Arman e Baj, rappresenta in pratica l'inizio di quel movimento artistico.
Nella sua lectio magistralis dal titolo "Et in Academia Ego", Nespolo ha sottolineato come solo la cultura possa salvare l'arte, ormai quasi sottomessa alle logiche del mercato. "L'arte deve sempre sposare la cultura - ha spiegato Nespolo ai microfoni di Unitonews -. Tutte le avanguardie sono sempre nate sulla base di teorie che avevano degli spunti filosofici ed estetici. Durante il mio percorso artistico ho sempre cercato di tenere insieme questi aspetti, e questo riconoscimento, seppur formale, lo certifica".