La ricerca di UniTo, conferma di eccellenza
Pubblicati i i primi risultati sintetici relativi alla VQR 2011-2014
Il secondo rapporto della Valutazione della qualità della ricerca (Vqr 2011-2014) dell’Anvur, l’Agenzia di valutazione delle università vigilata dal ministero di Istruzione, Università e Ricerca, che ha analizzato la produzione scientifica di 60.000 tra docenti e ricercatori degli Atenei italiani, conferma le ottime performance della ricerca del nostro Ateneo.
L'Università di Torino, rispetto all’indicatore di qualità, calcolato come differenza percentuale tra l’indicatore VQR relativo (IRAS1) e la quota dimensionale di ciascuna università, risulta avere un valore positivo di +11%. Questo significa che la qualità della ricerca di UniTo è superiore alla media. In particolare Torino è terzo tra i grandi Atenei, dietro a Padova (+18%) e a Bologna (+12%) e con un discreto margine positivo su altre università con cui usualmente ci si confronta come: Milano (+8%), Firenze (+6%), Politecnico di Torino (+4%), Politecnico di Milano (+3%), Pisa (0%).
A riprova del buon lavoro effettuato, tra gli Atenei appena citati, Torino e Firenze sono gli unici a non aver peggiorato la propria situazione dalla VQR precedente.
L'Università di Torino ha conseguito risultati in termini ancora più rilevanti sul secondo indicatore (IRAS2), con cui ANVUR ha valutato i soli docenti neopromossi o neoassunti nel periodo VQR 2011-2014.
Il progetto di Valutazione della Qualità della Ricerca si è articolato su 16 aree tematiche. Per ogni area, l’ANVUR ha costituito un gruppo di esperti con il compito di valutare quanto prodotto dai ricercatori. Sono stati presi in considerazione le monografie scientifiche, i contributi in rivista, i contributi in volume e altri tipi di prodotti scientifici, come esempio i disegni, le banche dati, e i progetti architettonici.