Italia e Francia verso l'Università europea: l'Ambasciatore francese a UniTo
Obiettivo della giornata di studi alla Cavallerizza, condividere progetti che si stanno svolgendo negli Atenei italiani e francesi in termini di mobilità, ricerca, didattica innovativa e internazionalizzazione
Una intera giornata di studi, giovedì 30 marzo, sulla cooperazione tra le università italiane e francesi alla cui conclusione ha partecipato l’Ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset, accolto nell’aula magna della Cavallerizza Reale dell’Università di Torino dal Rettore Stefano Geuna.
Da oltre vent'anni, l'Università Italo-Francese (UIF) promuove la collaborazione accademica e scientifica tra Francia e Italia attraverso diverse opportunità di finanziamento della ricerca e della didattica, favorendo così l'integrazione dei sistemi europei. La più recente prospettiva è quella delle "Università europee", iniziativa proposta nel 2017 e avviata nel 2018, che si è strutturata attraverso vari bandi della Commissione che hanno portato alla formazione di 44 alleanze, coinvolgendo più di 340 istituzioni di 31 paesi e tra queste 26 università italiane e 36 francesi. Tra queste, spicca l’alleanza UNITA-Universitas Montium di cui UniTo è capofila. L'ambizione del progetto “Università europee” è quello di concretizzare “uno spazio europeo dell'istruzione e della ricerca innovativo, competitivo e attraente su scala globale”.
Obiettivo della giornata di studi alla Cavallerizza è stato discutere e condividere i progetti che si stanno svolgendo negli atenei italiani e francesi in termini di mobilità, progetti di ricerca, progetti rivolti ai territori, didattica innovativa e forme di internazionalizzazione della didattica, con attenzione anche alle iniziative studentesche. "Si deve pensare - ha sottolineato l'Ambasciatore - a soggiorni internazionali più brevi, sistematici e flessibili rispetto all'Erasmus come lo conosciamo oggi. E c'è naturalmente la questione delle risorse, che dovranno arrivare dall'Europa, perché le Università europee avranno bisogno di sostegno".
"L'attuale Erasmus - ha aggiunto il Rettore Geuna - riguarda sì tanti studenti, ma per fare un esempio all'Università di Torino sono solo il 17% del totale, quindi in fin dei conti pochi. L'obiettivo dell'Università Europea che vogliamo costruire è quello di portarli al 50%, con modalità di maggiore flessibilità e maggiore accessibilità.
“Cinque anni fa - ha concluso l’ambasciatore Masset - c'erano duecento doppi diplomi fra Università italiane e francesi, oggi sono più di 350, la dinamica è molto forte. Italia e Francia possono davvero essere il motore di questo nuovo concetto di Università europea, nel presente e nel futuro. E Torino non potrà che esserne il perno".