"Io parlo e non discrimino" per eliminare forme di discriminazione di genere nella comunicazione pubblica
Nasce, grazie all’impegno di Università di Torino, Città di Torino, Città metropolitana di Torino, Consiglio regionale del Piemonte e Regione Piemonte, la Carta d’intenti per superare le forme discriminatorie nel linguaggio dal punto di vista di genere
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A livello internazionale si promuovono da anni numerose iniziative volte all’eliminazione delle forme discriminatorie nel linguaggio dal punto di vista di genere: dalle “Linee guida per un linguaggio neutro dal punto di vista di genere” dell’UNESCO nel 1999 a quelle del Parlamento europeo nel 2008, passando per la Raccomandazione R(90)4 del Consiglio d’Europa, molte sono state le proposte elaborate per eliminare il sessismo linguistico o per promuovere, più in generale, un linguaggio più rispettoso dal punto di vista del genere.
Anche in Italia gli studi sono numerosi: ricordiamo soprattutto le “Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana” di Alma Sabatini del 1987 e i lavori più recenti di Cecilia Robustelli per l’Accademia della Crusca. Questi studi rivelano che esiste uno stretto legame tra l'uso del linguaggio e la disparità sociale di potere: perciò, usare in modo appropriato il linguaggio può diventare un potente motore per accelerare il cambiamento culturale e riconoscere alle donne uno status formale e sostanziale di piena dignità. Sulla base di questi presupposti, nel 2007 è stata emanata dai Ministri per le Pari Opportunità e per le Riforme e l'Innovazione nella P.A. la Direttiva "Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche" indirizzata a trasformare il linguaggio usato negli enti pubblici.
Con la Carta d’Intenti “Io Parlo e non Discrimino”, gli Enti promotori e i soggetti sottoscrittori si impegnano ad adottare progressivamente corrette linee guida linguistiche che permettano di eliminare forme di discriminazione di genere negli atti, nella documentazione, nella modulistica e nella comunicazione. L’impegno comune è altresì di promuovere ovunque la Carta d’Intenti: essa è rivolta non soltanto agli enti pubblici ma anche a tutte le aziende e ai soggetti privati che vogliano impegnarsi nel perseguire questo importante cambiamento formale.
All'incontro moderato da Milena Boccadoro, Giornalista RAI, hanno partecipato tra gli altri: Piero Fassino, Sindaco della Città di Torino e della Città metropolitana di Torino, Laura Onofri, Presidente Commissione Consiliare Diritti e Pari Opportunità della Città di Torino, Ilda Curti, Assessora alle Politiche di Pari Opportunità della Città di Torino, Lucia Centillo, Consigliera delegata Diritti Sociali e Parità, Welfare della Città metropolitana di Torino, Monica Cerutti, Assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, Silvia Giorcelli, Università degli Studi di Torino, Presidente CUG, Mauro Laus, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Maria Mussi Bollini, Presidente della Commissione Pari Opportunità RAI.
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