Scienze sociali, neuroscienze, psicologia e ambiente alla Notte dei ricercatori 2016
La parola agli studiosi dell'Università di Torino che il 30 settembre hanno animato la lunga notte della ricerca
Notte dei Ricercatori 2016, è tempo di bilanci: 1000 ricercatori, dottorandi e studenti hanno riempito la città con i loro stand, disseminati tra Palazzo del Rettorato, piazza Castello e via Roma, ognuno ha presentato il proprio progetto di ricerca, tra giochi, esperimenti e prototipi. 120 attività non-stop hanno permesso a cittadini di tutte le età di conoscere da vicino il mondo della ricerca accademica: dal drone multi-rotore per il soccorso in montagna alla barca a vela ecosostenibile, realizzati da alcuni team studenteschi del Politecnico di Torino, dai test di analisi sensoriale a cura dell'Università di Scienze Gastronomiche alla simulazione dell'esplorazione spaziale con i robot di Infini.To.
Unitonews ha intervistato alcuni ricercatori dell'Università di Torino coinvolti in progetti di ricerca europei. Gli argomenti approfonditi dagli studiosi nei loro "laboratori all'aperto" sono i più disparati. Si va dalle lingue straniere, che il gruppo PETALL (Pan European Task-Based Activities for Language Learning) prova a insegnare nel modo più coinvolgente possibile, al problema dell'accessibilità negli istituti culturali per le persone sorde, approfondito dal progetto Visit4U, passando per la riflessione sulla violenza di genere del CIRSDe.
Ancora, abbiamo sentito il gruppo di studio guidato dalla dottoressa Tiziana Sacco, che indaga il ruolo delle cortecce sensoriali secondarie nel recupero delle memorie emotive, e ci siamo fatti raccontare CHIC, il progetto europeo che si propone di seguire il paziente prostatectomizzato nella fase post-operatoria grazie alla piattaforma MyHealthAvatar e a un'applicazione per smartphone.
I ricercatori ci hanno descritto il progetto Families and Societies del Dipartimento di Economia e Statistica; la ricerca sul tema delle dipendenze Alice Rap, cui il Dipartimento di Studi Umanistici ha contribuito con un approfondimento sul gioco d'azzardo; e gli studi sulla percezione del movimento portati avanti dal gruppo di ricerca C'MoN (Cognition Motion and Neuroscience) del Dipartimento di Psicologia di Unito.
Infine, abbiamo sentito i ricercatori che si occupano del nostro ecosistema: dal progetto Mat4Treat, nato nell'ambito del programma Horizon2020, che mira a individuare materiali e tecnologie per rimuovere gli inquinanti presenti nell'ambiente, agli studi sulla ricchezza genetica delle farfalle italiane. Non ci siamo fatti mancare nemmeno il radar armonico che traccia il volo del calabrone invasivo "vespa velutina" e scova i nidi nascosti tra gli alberi.
Questi sono solo alcuni dei progetti di ricerca che Unito sviluppa con atenei e centri di ricerca di tutta Europa. La Notte dei Ricercatori 2016 è stata lunga: l'abbiamo raccontata in tempo reale, su Facebook e Twitter, con immagini e dirette video, continueremo a farlo con i nostri video-racconti.
Se sei un ricercatore dell'Università di Torino e vuoi far conoscere anche il tuo progetto di ricerca, scrivici a unitonews@unito.it.