TO-herp, il progetto di citizen science per la conservazione degli anfibi e rettili urbani torinesi
Il progetto verrà presentato e lanciato in occasione del Congresso Nazionale di Erpetologia che si terrà al Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi (DBIOS) dell’Università di Torino dal 13 al 17 settembre
La conservazione della biodiversità passa oggi anche attraverso la conoscenza e la gestione della fauna e della flora delle nostre città. Gli anfibi e i rettili – rane, raganelle, rospi, lucertole, testuggini e serpenti – sono spesso presenti anche all’interno dei centri urbani e delle zone periferiche. Talora perché sopravvivono in aree che ancora mantengono un certo grado di naturalità, in altri casi perché si tratta di specie esotiche liberate che possono eventualmente essere fonte di problemi per la fauna autoctona.
Dal 13 al 17 settembre, nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi (DBIOS) dell’Università di Torino (via Accademia Albertina 13, Torino) si terrà il XIV Congresso Nazionale della Societas Herpetologica Italica – SHI, Società Italiana di Erpetologia, la disciplina zoologica che studia rettili e anfibi. In occasione del Congresso, la Sezione Piemonte della SHI presenterà il progetto TO-herp, finalizzato alla raccolta di dati sulla presenza di anfibi e rettili nel territorio urbano torinese, nonché in alcuni comuni della Città Metropolitana.
Questo progetto di citizen science - o scienza partecipata - realizzato dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN) con i Dipartimenti di Neuroscienze e Scienze della Terra dell’Università di Torino, consentirà di raccogliere informazioni utili sulla presenza delle specie tramite l’utilizzo di smartphone e fotografie. Franco Andreone, Conservatore Zoologo al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e primo organizzatore di questo progetto, sottolinea che “le segnalazioni potranno essere caricate sulla piattaforma iNaturalist (https://www.inaturalist.org/
In questo modo sarà possibile identificare i luoghi maggiormente ricchi di specie, nonché monitorare la presenza di specie esotiche, in primis le testuggini acquatiche. Sarà anche l’occasione di fornire un’attiva collaborazione con i comuni interessati per l’identificazione delle specie. Oltre a ciò, il Museo Regionale di Scienze Naturali ha attivato uno specifico modulo didattico.
Durante il congresso si susseguiranno conferenze e presentazioni scientifiche di circa 170 ricercatori e ricercatrici, che permetteranno di fare il punto dettagliato sullo stato delle conoscenze riguardanti l’erpetofauna italiana e di tutto il mondo. Secondo il Prof. Massimo Delfino del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, Presidente del comitato organizzatore, “il congresso contribuirà ad aumentare la conoscenza di animali poco noti e a favorire la loro conservazione”.