"Promemoria_Auschwitz", il progetto che porta oltre 1000 studenti piemontesi nei luoghi dell'Olocausto
Il primo treno verso l'ex lager nazista è partito il 27 gennaio, durante la Giornata della Memoria. Le altre due partenze previste per il 4 e il 13 febbraio
Il 27 gennaio 2020 sarà una giornata da ricordare per oltre 200 studenti delle scuole
superiori della Città di Torino, dell'Università di Torino e
dell'Università del Piemonte Orientale. Grazie al progetto Promemoria_Auschwitz i giovani torinesi sono partiti in direzione Auschwitz - Birkenau, per un viaggio in treno che fino al 2 febbraio li porterà in visita nei luoghi simbolo dell'Olocausto. Una data scelta non a caso quella della partenza: Il 27 gennaio è infatti universalmente riconosciuta come la Giornata della Memoria, istituita nel 2005 dalle Nazioni Unite per commemorare le vittime della Shoah.
A salutare gli studenti e le studentesse, durante l'assemblea di partenza del progetto tenutasi questa mattina nell'aula magna del Campus Luigi Einaudi, c'erano la Sindaca di Torino, Chiara Appendino, la Prorettrice dell'Università degli Studi di Torino, Giulia Carluccio, e il vice presidente di Arci Torino, Daniele Mandarano, che hanno ricordato l'importanza di queste iniziative e del portare avanti la memoria di questi tragici eventi.
Dei 2400 giovani che aderiscono al progetto per l'edizione 2020, 1050 sono piemontesi. «Anche quest’anno oltre 1000 ragazzi, 1000 nuovi soci, partiranno da tutto il Piemonte verso Cracovia, come epilogo di un lungo percorso formativo organizzato dall’associazione Arci, Deina» dice Andrea Polacchi, presidente Comitato territoriale ARCI Torino che ricorda una celebre frase scritta in un campo di concentramento “Chi non conosce la memoria è condannato a ripeterla”. «E’ una frase che riassume lo spirito con il quale abbiamo deciso di sostenere questa importante esperienza formativa. La storia come maestra di vita per evitare di ripetere gli orrori del passato e, soprattutto, saper identificare e combattere oggi ogni forma di discriminazione, razzismo, intolleranza e xenofobia. E di questi tempi crediamo ce ne sia veramente bisogno – spiega il Presidente - L’antifascismo è da sempre un valore fondante dell’ARCI, oltre che della nostra Costituzione, ed è la lente con la quale crediamo che i giovani di oggi debbano diventare i cittadini di domani».
I partecipanti si sono preparati al viaggio con incontri di formazione in cui è stato approfondito il contesto storico della Seconda Guerra Mondiale e della deportazione. Con cineforum, laboratori di scrittura creativa e workshop interattivi, il gruppo ha cominciato a conoscersi, dialogare e confrontarsi. La formazione prevede inoltre un approfondimento sulla storia locale gestito con incontri tematici e visite ai musei e ai luoghi storici più significativi. Tre i viaggi in programma: il primo viaggio è iniziato oggi, 27 gennaio, e si concluderà il 2 febbraio; il secondo inizierà il 4 febbraio e si concluderà il 10 febbraio; mentre il terzo inizierà il 13 febbraio e si concluderà il 19 febbraio. I partecipanti al progetto, provenienti da otto regioni italiane, viaggeranno tutti insieme in treno.
A Cracovia i giovani vivranno un intenso percorso che li guiderà attraverso le fasi storiche che hanno preceduto la deportazione. Con l’affiancamento di guide specializzate, visiteranno alcuni luoghi fondamentali per ripercorrere quel periodo storico: l’ex ghetto ebraico di Cracovia, la Fabrika Emalia Oskara Schindlera, la fabbrica-museo dedicata alla vita di Oskar Schindler e all’occupazione nazista della città di Cracovia, e il quartiere ebraico di Kazimierz. Una intera giornata sarà dedicata alla visita degli ex lager di Auschwitz e Birkenau, dove hanno perso la vita oltre un milione di persone. Nel corso del viaggio i giovani scriveranno le proprie emozioni e rifletteranno sulle conoscenze acquisite, si confronteranno, vedranno film e spettacoli teatrali e infine con una grande assemblea plenaria avranno la possibilità di confrontarsi su temi di attualità, e di riflettere sul loro ruolo di cittadini del presente.
Il progetto è organizzato grazie alla collaborazione e il sostegno di numerosi enti territoriali e gode del patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati e del sostegno e/o patrocinio di oltre 50 tra province e comuni.