Gioele Solari "maestro dei maestri", la sua eredità a 150 anni dalla nascita
Alla presentazione della mostra sull'insigne accademico è intervenuto l'Avv. Bruno Segre, laureatosi con Solari nel 1940. Inaugurata in Rettorato anche la lapide dedicata al grande studioso, docente di Filosofia del Diritto
Inaugurata, giovedì 12 maggio, al Palazzo del Rettorato dell'Università di Torino la mostra “Gioele Solari maestro dei maestri. La sua eredità a 150 anni dalla nascita” alla presenza dell’Avv. Bruno Segre, laureatosi con Gioele Solari il 16 Giugno 1940.
"Quando gli chiesi un colloquio per la scelta del tema della Laurea, devo dire la verità, mi trattò molto male, e mi chiesi - ha raccontato Bruno Segre - se non fosse il caso di cambiare. Poi, ragionando, capii che aveva voluto mettermi alla prova e che in fondo questa sua ruvidezza, questo modo severo di parlare con gli studenti in realtà celava una curiosità per la loro natura e il loro carattere".
La mostra, organizzata dall’Archivio storico di Ateneo e dalla Biblioteca “N. Bobbio” con il patrocinio del Centro di Studi per la Storia dell’Università di Torino (CSSUT) in occasione del 150° della nascita e del 70° della morte di Gioele Solari (Albino, 25 aprile 1872 - Torino, 8 maggio 1952), si concentra sul ruolo avuto da Solari nelle vicende che interessarono l’Ateneo, in special modo nel periodo fra I Guerra Mondiale.
Il suo lungo magistero è stato connotato da una vena di forte impegno civile, ed è stato relatore delle tesi di laurea delle più importanti personalità piemontesi del tempo: Piero Gobetti, Mario Einaudi, Paolo Treves, Amedeo Peyron, Norberto Bobbio, Luigi Firpo, Alessandro ed Ettore Passerin d’Entrèves, Bruno Leoni, Renato Treves, Giorgio Agosti, Franco Antonicelli, Mario Andreis, Aldo Garosci, Dante Livio Bianco, Felice Balbo, Uberto Scarpelli e Filippo Barbano.
L’intensa attività di Gioele Solari in veste di direttore dell’Istituto Giuridico (1923-1935), soprattutto per l’impulso che diede all’espansione della biblioteca ad esso collegata nonché per le questioni connesse all’acquisizione della sua libreria privata, pose le basi per la nascita dell’Istituto di Scienze politiche in seno alla Facoltà di Giurisprudenza.
L’articolazione della mostra – che utilizza e valorizza fonti di natura istituzionale e documentazione proveniente da vari fondi personali – è stata predisposta su due sedi: Archivio storico di Ateneo e la Biblioteca “Norberto Bobbio” dell’Università.
All'inaugurazione della mostra hanno portato i saluti istituzionali Gianluca Cuniberti, Direttore Dipartimento di Studi Storici, Raffaele Caterina, Direttore Dipartimento di Giurisprudenza, Roberta Ricucci, Dipartimento di Culture Politica e Società, e Stefano Fiori, Dipartimento di Economia e Statistica "Cognetti de Martiis". Sono intervenuti, oltre alle curatrici Cristina Cavallaro, Paola Novaria e Maria Casella, la Prof. Clara Silvia Roero, Presidentessa del CSSUT, l'Avv. Bruno Segre e Marco Carassi, già Direttore dell'Archivio di Stato di Torino.
Al termine della presentazione è stata inaugurata, presso lo scalone monumentale, la lapide commemorativa a Gioele Solari alla presenza del Prof. Andrea Giaime Alonge, Vice-Rettore per la ricerca delle scienze umanistiche. Il progetto di restauro e ricollocazione nel Palazzo del Rettorato di una lapide commemorativa dello stesso Solari, reperita in altra sede e a suo tempo inaugurata dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi il 12 dicembre 1952, si è affiancato all’allestimento dell’esposizione documentaria. Il manufatto dedicato a Solari reca un medaglione in bronzo con la sua effigie firmato dallo scultore Edoardo Rubino, autore pure della statua di Francesco Ruffini collocata nello stesso luogo.