Geuna eletto nuovo Rettore, Carluccio Prorettrice. In carica dal 1 ottobre
Il docente di Medicina supera di pochi voti l'economista Sembenelli. Le persone della comunità universitaria al centro del suo programma di governo
Stefano Geuna e Giulia Carluccio sono rispettivamente il nuovo Rettore e la nuova Prorettrice dell’Università degli studi di Torino per il mandato 2019-2025. Hanno sconfitto il ticket formato da Alessandro Sembenelli, candidato a Rettore, e Roberta Siliquini, candidata a Prorettrice: grazie a 1066,6 voti contro 931,2. Succedono a Gianmaria Ajani e a Elisabetta Barberis. Alta l'affluenza, pari al 77%
Geuna e Carluccio hanno messo al centro del programma elettorale le persone della comunità universitaria, perché il futuro di UniTo è “una nuova storia da scrivere insieme”, da scrivere - recita il loro slogan - #inprimapersona. “L’Università non è un’azienda, ma è una comunità di persone. Il suo compito fondamentale non è il profitto ma il bene comune che significa soprattutto promozione della persona e con questa del più ampio contesto sociale e territoriale in cui l’Ateneo opera. In una comunità che ha al centro la persona, le idee precedono i bilanci. Noi sappiamo risparmiare, ora dobbiamo reinvestire”.
Chi è Stefano Geuna
Ha conseguito la laurea in Medicina all’Università di Torino nel 1990 e, qui, nel 1995, si è specializzato in Neuropsichiatria Infantile. Attualmente insegna Anatomia Umana nei corsi di laurea della Scuola di Medicina ed è responsabile dell’Unità Rigenerazione del Sistema Nervoso Periferico presso l’Istituto di Neuroscienze Cavalieri Ottolenghi. Dirige il Dipartimento di Scienze cliniche e biologiche e nell’ultima legislatura è stato in Senato Accademico nella Commissione didattica e nella commissione Ricerca in qualità di presidente. Geuna ha accumulato una lunga esperienza negli organi collegiali, a cominciare dal 2001, quando ha assunto il primo incarico come rappresentante dei ricercatori nel Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia. Come scienziato ha firmato oltre 230 pubblicazioni, partecipato a più di 300 convegni di rilievo nazionale e internazionale, vinto 3 premi di ricerca, licenziato 2 brevetti. I temi che meglio rappresentano il suo modo di coniugare scienza, didattica e impegno sociale si ritrovano nei master che dirige – uno sugli autismi e uno sulla scuola in ospedale – entrambi declinati tra realtà professionale e strategie di cura.
Chi è Giulia Carluccio
Ha scelto di laurearsi in Storia del cinema, all’Università di Torino, con un maestro come Gianni Rondolino, affascinata da una disciplina che sa ripercorrere temi, questioni e motivi culturali attraverso un linguaggio che ne comprende altri e che avvicina le arti e l’estetica alla tecnologia. Il suo percorso scientifico – dallo studio delle forme linguistiche ed espressive del cinema e dei media all’attenzione per gli aspetti estetici e produttivi e, non in ultimo, ai rapporti interdisciplinari e intermediali fra la settima arte e le altre discipline – ha nutrito la sua attività didattica, svolta da molti anni presso il Dams di Torino, corso di laurea che ha contribuito a fondare e che attualmente presiede. La passione che sostiene il suo lavoro l’ha portata a impegnarsi anche in sede istituzionale: nell’ultima legislatura è stata in Senato Accademico, nelle Commissioni Organico e Ricerca, e presiede a livello nazionale la Consulta Universitaria del Cinema. È, inoltre, presidente della storica Aiace (Associazione Italiana Amici del Cinema d’Essai) di Torino e collabora con il Museo Nazionale del Cinema.
I principali punti programmatici
- Al centro di UniTo ci sono le persone. Ogni studente ha diritto alle migliori condizioni per esprimere se stesso. Ed è necessario rendere compartecipe al cambiamento tutto il personale di UniTo.
- Il benessere sul lavoro implica innanzi tutto un ambiente collaborativo: un luogo dove le relazioni, anche gerarchiche, siano improntate al rispetto e alla valorizzazione.
- Diritto allo studio: esplorare la possibilità di ridurre la contribuzione studentesca.
- Garantire tutele integrative per i contratti universitari che non prevedano l’indennità di maternità per i cinque mesi di astensione obbligatoria dal lavoro previsti per legge.
- Le tre missioni. Didattica, l’energia di UniTo, mettere i docenti in condizione di esprimere pienamente la loro capacità e la loro esperienza nell’insegnamento. Ricerca, il motore dell’Ateneo: più risorse, combattendo la solitudine del ricercatore e supportando la ricerca in modo adeguato dal punto di vista economico e logistico. Terza missione, UniTo si propone come catalizzatore di processi di sviluppo economico, sociale e culturale attraverso la condivisione dei saperi.
- Semplificazione delle procedure e digitalizzazione.
- Le sfide e il futuro. Il nuovo polo di Grugliasco, Città delle Scienze, è la prima sfida che attende UniTo. E, poi, il futuro Parco della Salute della Ricerca dell’Innovazione: una sfida cruciale e un’opportunità unica per la Regione Piemonte.
- Promuovere il nostro Ateneo come incubatore di ricerca internazionale, in grado di attrarre grandi iniziative ed eventi, affinché diventi anche attrattivo per l’allocazione di progetti di ricerca internazionali.