Game of Research, successo per la prima edizione e si pensa già alla seconda
Si è svolta il 16 dicembre a Grugliasco al Dipartimento di Scienze Veterinarie e ha raggiunto l'ambizioso obiettivo di avvicinare la ricerca agli studenti: 170 partecipanti, 21 presentazioni orali e 24 poster congressuali
Game of Research, dopo il successo delle edizioni di Perugia e Bologna, è sbarcato a UniTo, precisamente a Grugliasco, al Dipartimento di Scienze Veterinarie. Inteso come uno “veterinary sharing day”, l’evento ha raggiunto l’ambizioso obiettivo di avvicinare la ricerca agli studenti, coinvolgendo ricercatori e ricercatrici che sono sul campo costantemente e che con passione si sono raccontati/e.
La giornata si è svolta il 16 dicembre e ha visto un ampio coinvolgimento di docenti e di studenti e studentesse. Si è, infatti, chiusa con oltre 170 partecipanti registrati, 21 contributi sotto forma di presentazioni orali, di cui 2 presentazioni degli invited speaker e 3 presentazioni dei main sponsor, e 24 contributi sotto forma di poster congressuali.
La giuria, composta da Martina Tarantola, Ugo Ala, Dunja Lavecchia e Mauro Ravarino, esperti/e della comunicazione e della divulgazione scientifica, ha decretato il podio per le comunicazioni orali:
1) Edoardo Fiorilla ("Poultry biodiversity for alternative farming systems development");
2) Marco Ghibaudi ("The bloody fight between stem cells and immature neurons in the Game of Plasticity");
3) Anna Albertetti ("Mystery case: granulomi ostruttivi secondari a virosi in un paziente inusuale").
La giuria ha, inoltre, assegnato due Menzioni speciali: a Edlira Muca ("Teaching tip: virtual equine nutrition clinic"), per aver affrontato in un’unica presentazione le tre missioni dell’università, e ad Alessandro Bellato ("Spatiotemporal dynamics of questing Ixodes ricinus on the Italian side of North-Western Alps") per la chiarezza nell’esposizione di argomenti complessi.
Anche i poster sono stati votati con 269 interazioni grazie a QR code e relativo form, decretando i vincitori:
1) Valentina Meloni ("Cardiomiopatia idiopatica e correlazione con agenti patogeni virali e batterici");
2) Angela Simeone & Martha Sofia Bressi ("Indagine sul ruolo dello stambecco nel mantenimento di agenti di zoonosi trasmesse da zecche nelle Alpi Marittime");
3) Emilia Brugali ("Ahi, che botta! I traumi come causa di morte dei microchirotteri della provincia di Torino").
Finita la prima edizione si pensa già alla seconda, che metterà nuovamente alla prova l’intera squadra del Dipartimento. Il primo passo verso una nuova tradizione all’insegna della divulgazione e comunicazione scientifica è stato compiuto.