Edoardo Sanguineti nella città “cruciverba”
All'Archivio di Stato una mostra dedicata al grande poeta e al suo rapporto con Torino. Per la prima volta in esposizione il manoscritto finale di Laborintus, ritrovato di recente
Ha inaugurato martedì 12 dicembre la mostra Edoardo Sanguineti nella città “cruciverba”, allestita presso le Sezioni Riunite dell’Archivio di Stato di Torino (Via Piave, 21) e aperta al pubblico fino al 30 aprile 2024. Sono intervenuti: Stefano Benedetto, Direttore dell'Archivio di Stato di Torino (Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d'Aosta); Clara Allasia, professoressa di Letteratura Italiana Contemporanea dell'Università di Torino e Franco Prono, docente di Cinema dell'Università di Torino.
L’esposizione attinge principalmente ai fondi del Centro Studi Interuniversitario Edoardo Sanguineti, con i quali interagiscono alcune schede lessicografiche selezionate provenienti dal Fondo esempi letterari (scarti e giunte) del Grande Dizionario della Lingua Italiana, al quale Sanguineti partecipò, grazie alla fondamentale mediazione dell’amico Tullio De Mauro, in veste di direttore dei Supplementi. I visitatori potranno ammirare per la prima volta due recentissimi ritrovamenti, che risalgono agli albori della carriera del Sanguineti poeta: il manoscritto di Composizione, la raccolta sottoposta nel febbraio 1950 a Cesare Pavese, che la rifiutò; due redazioni di Laszo Varga e il manoscritto finale di Laborintus, la fondamentale opera d’esordio di Sanguineti, nella redazione in cui il titolo era ancora Laberintus.
Collezionare il mondo intero attraverso le parole era la smisurata ambizione di Sanguineti, che arrivò a raccogliere circa 70mila schede lessicografiche, reperendo termini inusuali - tra cui molti neologismi - da articoli di quotidiani e riviste, libri e altre fonti. Le schede erano destinate a diventare il "magazzino" del grande poeta, un serbatoio a cui attingere nella produzione in versi, ma anche a entrare nelle pagine di alcuni grandi dizionari, a cui Sanguineti collaborò.
Proprio la parola, che Sanguineti definì “fabbrica del mondo”, è il fil rouge dell'iniziativa Edoardo Sanguineti nella città “cruciverba”, di cui la Mostra fa parte: una rassegna che esplora gli interessi lessicografici del poeta, strettamente connessi alla città di Torino, da lui definita città “cruciverba”, “con tutte le caselle bene a posto, secondo uno schema assolutamente geometrico, e con tutte le definizioni a posto”. Una definizione che guardava anche al suo ruolo di “lessicomane”: nel capoluogo piemontese, infatti, il poeta collaborò ai progetti di due dizionari, pietre miliari della storia della lessicografia: il Grande Dizionario della Lingua Italiana (GDLI, Battaglia) e il Grande Dizionario Italiano dell’Uso (GDU, De Mauro).
L'iniziatica è ideata dal Centro Studi Interuniversitario Edoardo Sanguineti in collaborazione con UniVerso, l’osservatorio permanente sulla contemporaneità dell’Università di Torino, Archivio di Stato di Torino, Accademia delle Scienze di Torino, Infini.to - Planetario di Torino e Museo dell'Astronomia e dello Spazio "Attilio Ferrari", Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Dipartimento di Studi Umanistici e StudiumLab, vanta il patrocinio di prestigiose istituzioni culturali nazionali quali, tra le altre, l’Accademia della Crusca e l’Accademia Toscana di Scienze e Lettere La Colombaria, della GAM - Galleria d’Arte Moderna di Torino e di RAI Teche.
Il programma, che ha preso il via lo scorso 27 novembre, comprende, oltre alla mostra, cinque momenti di convegno, articolati in un percorso significativo per i luoghi e gli enti coinvolti, che guarda ai diversi interessi di Sanguineti in un itinerario alla scoperta delle spinte creative dell’autore e delle molteplici relazioni interdisciplinari che portano a una incessante rideterminazione semantica dei materiali e degli oggetti.