Daniele La Spina, lo studente UniTo nominato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana
Un riconoscimento ottenuto «in rappresentanza dei giovani di Grugliasco che hanno portato prodotti di prima necessità a chi ne aveva bisogno, in particolare agli anziani soli»
“Pensavo fosse uno scherzo”. Ha reagito così Daniele La Spina, 26 anni, laureando in Scienze della Comunicazione all’Università di Torino, quando gli hanno detto che era stato appena nominato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. “Mi ha chiamato un giornalista de La Stampa per intervistarmi, ma non sapevo il motivo della telefonata. È stato lui a dirmi dell’onorificenza. Ho ancora i brividi”.
Nato e cresciuto a Grugliasco, Daniele è uno dei 57 cittadini che, come si legge nella nota diffusa ieri dal Quirinale, «si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l’emergenza del coronavirus». Un riconoscimento che Daniele ha ottenuto «in rappresentanza dei giovani di Grugliasco che hanno portato prodotti di prima necessità a chi ne aveva bisogno, in particolare agli anziani soli».
“Sono un volontario da quando avevo 16 anni e faccio parte del progetto GrugliascoGiovani – racconta Daniele – una realtà che si è confermata importantissima, soprattutto durante questa emergenza. Siamo ragazzi e ragazze, studenti liceali e universitari, ma il riconoscimento è da estendere anche a chi ha lavorato fuori dal progetto, come i dipendenti del Comune di Grugliasco e della Protezione Civile. Parliamo di circa 50-60 persone coinvolte nell’aiutare chi era in difficoltà”.
Gli ultimi mesi sono stati duri. Specie per chi, costretto in casa durante il lock down, non riusciva a svolgere attività tipiche della vita quotidiana. “Ci siamo occupati di fare la spesa, pagare le bollette, andare in farmacia per ricette e medicinali. Abbiamo fatto la fila alla posta, ritirato pacchi e pensioni. Le persone che avevano più bisogno di aiuto erano gli anziani, soprattutto chi viveva solo, senza figli o senza qualcuno che desse loro una mano”.
E ora che la pandemia si avvia verso la fine? “Continuo a fare volontariato, consegno pacchi alimentari ai più bisognosi. Durante la settimana lavoro con Liberitutti, una cooperativa sociale torinese. Poi c’è la passione per lo sport, sono un giornalista sportivo, mi occupo di wrestling, motori, volley e calcio. Infine l’Università, sono ancora iscritto alla triennale ma mi manca davvero poco al termine. A proposito – conclude ironico – non è che dopo questa intervista si potrebbe avere una laurea d’ufficio?”.