Cyberbullismo: approvato il protocollo d'intesa che punta a contrastare il fenomeno
Promosso dal Corecom, l'accordo è stato sottoscritto da Giunta regionale, Università degli Studi di Torino e del Piemonte Orientale, Tribunale dei Minorenni, Garante regionale per l’infanzia e Ufficio scolastico regionale
Saranno 48 le scuole piemontesi coinvolte nella prima ricerca sul campo che punta a studiare, in modo approfondito, il fenomeno del cyberbullismo. Si tratta di una ricerca pilota, voluta dal Corecom Piemonte e coordinata dall’Università di Torino, che rientra tra le iniziative al via grazie all’approvazione del protocollo d’intesa, promosso appunto dal Corecom, e sottoscritto il 13 gennaio da Giunta regionale, Università degli Studi di Torino e del Piemonte Orientale, Tribunale dei Minorenni, Garante regionale per l’infanzia e Ufficio scolastico regionale.
“Come Corecom ci siamo sempre occupati della tutela dei minori in rapporto ai media tradizionali”, ha sottolineato il presidente del Comitato Alessandro De Cillis. “Le problematiche che emergono dai nuovi media ha richiesto un passo in più, come ci è richiesto dalla legge regionale. Per questo motivo, come coordinatori dell’osservatorio, abbiamo voluto sottoscrivere un’intesa con alcune delle più importanti istituzioni piemontesi con l’obiettivo di portare avanti un lavoro corale che affronti il fenomeno da tutti i punti di vista”.
In questa prima fase di sperimentazione verranno raccolti i dati con metodologia scientifica, “mettendo al centro i ragazzi e il loro punto di vista”, ha spiegato la professoressa Anna Rosa Favretto che coordinerà la ricerca. Il protocollo impegna i soggetti a mettere in rete tutte le loro competenze per organizzare iniziative pubbliche, attività di monitoraggio, attività di approfondimento e ricerca.
“Come Università di Torino abbiamo il dovere di promuovere tra i giovani maggiore consapevolezza per contrastare il fenomeno del cyberbullismo che è purtroppo sempre più diffuso ed esteso fra le giovani generazioni con cui ci confrontiamo quotidianamente” è l’impegno del rettore Stefano Geuna. “È volontà del nostro Ateneo avviare una politica di contrasto ai bullismi e diffondere la conoscenza del fenomeno delle violenze di rete, con la ricerca che avvieremo con l’Università del Piemonte Orientale costruiremo un modello di monitoraggio del fenomeno da estendere alle scuole del territorio piemontese”.