Contro gli stereotipi di genere, educazione e comunicazione nella società digitale
A UniTo un convegno con ospiti internazionali per affrontare il tema della persistenza di fenomeni come bullismo sessista e omofobico, cyberbullismo, hate speech, femminicidio
Il 17 e 18 marzo 2023 presso l’Università di Torino avrà luogo il Convegno nazionale “Genere, differenze e cambiamento sociale. Educazione, formazione e comunicazione nella società digitale”, un’occasione per riflettere sui temi dell’educazione e della comunicazione di genere.
Il convegno è organizzato dalla Sezione Studi di Genere dell’AIS, Associazione Italiana di Sociologia e dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino.
Il 17 marzo, a partire dalle ore 9.30 presso l’Aula Magna dell’IIS Avogadro, interverranno la Vice Rettrice alla Didattica Barbara Bruschi e il Direttore del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione Graziano Lingua. Saranno inoltre presenti la Dirigente scolastica dell’IIS Avogadro, la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Tecla Riverso, l’Assessora per l’Istruzione Carlotta Salerno e il Presidente dell’AIS Stefano Tomelleri.
Ospiti internazionali dell’evento saranno lo studioso canadese Michael Kehler (Università di Calgary), uno dei massimi esperti di masculinities studies, e Chiara Bottici, codirettrice del Gender and Sexualities Studies Institute presso la New School for Social Research di New York.
Il 18 marzo, dalle 9.00, il Convegno prevede una tavola rotonda con esperti e attori locali. Interverranno, tra gli altri, l’Assessore per il Welfare, i Diritti e le Pari opportunità Jacopo Rosatelli, Maria Mussi Bollini (Vicedirettrice di Rai Kids), Vittoria Canavera e Stefania Gerbino (Associazione Volontarie Telefono Rosa Piemonte) e Anna Maria Venera (Comune di Torino, ITER).
Il Convegno nasce da una sfida: riflettere sulla costruzione di un progetto educativo che sia in grado di combattere la resistenza degli stereotipi di genere fondati sul predominio del modello patriarcale e che tenga conto anche della crescente importanza delle agenzie educative informali (dai media tradizionali a quelli digitali, dalle serie tv ai social media) nel delineare percorsi di costruzione dell’identità entro i quali i ruoli di genere prendono forma.
La recente emergenza legata alla persistenza di fenomeni di bullismo sessista e omofobico, del cyberbullismo, dell’hate speech, sino alle forme estreme del femminicidio ha riacceso i riflettori sulla necessità di lavorare sistematicamente sull’educazione e la formazione (anche nella prospettiva della digital literacy) al fine di creare le condizioni per un cambiamento di cultura e di mentalità, basato sul rispetto delle donne e, più in generale, di tutte le soggettività.