Come dialogano Ricerca e Diritto?
La lectio magistralis di Luca Bonfanti e Francesco Pallante, ai giovani del Parlamento degli studenti, sul rapporto tra il progresso scientifico e il rispetto di valori, leggi e diritti delle comunità.
Nella complessità sempre crescente del mondo, è necessario raggiungere un equilibrio tra progresso scientifico-tecnologico e rispetto di valori, leggi e diritti delle comunità in cui viviamo. Politica e media, cittadini e ricercatori, giocano un ruolo ugualmente importante. Un passaggio obbligato è dunque il dialogo tra chi fa ricerca e i diversi attori sociali che partecipano alla pubblica discussione e al processo di regolamentazione di tutti quegli ambiti che sono toccati dai progressi della ricerca.
Quali sono gli strumenti che il diritto mette a disposizione della politica per prendere decisioni scientificamente corrette?Quali i paletti che la democrazia costituzionale pone, definendo l’area di azione in cui questi attori si muovono? Può l'etica limitare il lavoro dei ricercatori, in relazione ai bisogni e ai valori della cittadinanza?
In una lectio magistralis tenuta a 100 studenti delle scuole superiori nell'ambito del Parlamento di Studentil'iniziativa del Centro Interuniversitario Agorà Scienza, un giurista esperto in diritto costituzionale (Francesco Pallante) e un neurobiologo esperto in cellule staminali (Luca Bonfanti), docenti rispettivamente del Dipartimento di Scienze Veterinarie e del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Torino, hanno cercato i punti di contatto tra le rispettive discipline, ma soprattutto le eventuali falle nel dialogo tra ricerca e stato che possono rappresentare l'anticamera di conflitti istituzionali e sociali, come quelli tristemente noti della cronaca recente. La pressione dell’opinione pubblica, falsata dai media e da una cattiva informazione, può infatti interferire sulla politica portando a cattive decisioni (vedi il caso stamina) o viceversa la politica si può trovare a dover regolamentare situazioni pericolose create da una cattiva informazione (vedi il movimento anti-vaccinista). L'informazione scientifica è quindi centrale nei rapporti tra ricerca, società e istituzioni, ma non sempre all'altezza nel difficile compito di rendere fruibili concetti complessi.
Nel Parlamento degli Studenti, realizzato in collaborazione con la Città di Torino e il Consiglio Regionale del Piemonte, nell’ambito del progetto European Student Parliaments, per il rafforzamento del dialogo tra gli studenti e la ricerca scientifica in Europa, 5 Commissioni di under 19 hanno affrontato il tema del futuro degli esseri umani, sviluppandolo ciascuna da una prospettiva diversa: Il Cervello Umano, Vivere e mangiare sano – ma come?, L’evoluzione della riproduzione umana, cellule staminali: potenziali tuttofare?, Esseri Umani potenziati.
La manifestazione si è conclusa con la simulazione di un dibattito parlamentare, il cui documento di sintesi è stato consegnato agli Assessori regionali Antonio Saitta (Sanità, Livelli essenziali di assistenza, Edilizia sanitaria), Giorgio Ferrero (Agricoltura, Caccia e Pesca), Monica Cerutti (Pari Opportunità) per essere discusso e votato nella seduta plenaria conclusiva nella sede del Consiglio regionale del Piemonte.
Infine sono stati scelti 6 giovani delegati a partecipare al Parlamento europeo di studenti in programma a Manchester a luglio nell’ambito di Esof 2016 - EuroScience Open Forum.
L'articolo è stato redatto con la collaborazione di Luca Bonfanti.