CO.IN.FO. celebra i 30 anni con un convegno a UniTo: partecipa ai lavori il Ministro per la PA Zagrillo
Al Consorzio, istituito nel 1994 all’Università di Torino grazie dall’impulso iniziale di sei Università e della Presidenza del Consiglio dei ministri - Scuola Nazionale dell’Amministrazione (ex SSPA), aderiscono attualmente 45 università statali
Oggi, venerdì 5 luglio, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università di Torino (via Verdi 9) si svolge il convegno del trentennale 1994-2024 del CO.IN.FO. (Consorzio Interuniversitario sulla formazione), ente senza fini di lucro a cui il MUR nel 2004 ha attribuito la personalità giuridica pubblica in ragione delle finalità sociali che persegue. Il Consorzio, soggetto esclusivo nel panorama nazionale, svolge attività di formazione in servizio e ricerca per gli adulti che operano nelle Università, nel quadro delle indicazioni nazionali che riguardano il sistema della formazione pubblica. Alle iniziative organizzate dal CO.IN.FO. hanno finora preso parte oltre 80 mila dipendenti.
Partecipano ai lavori il Rettore di UniTo Stefano Geuna e il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo.
Obiettivo del convegno intitolato “Formazione, competenze, valore pubblico e ruolo del CO.IN.FO.”, è duplice. In primo luogo, illustrare il bilancio delle attività realizzate dal Consorzio nei trent’anni trascorsi; in secondo luogo, presentare il quadro delle principali sfide che attendono la formazione dei pubblici dipendenti nel dare risposta ai bisogni complessi e diversificati di efficienza e di competenza delle Università, a partire dal confrontarsi direttamente con la gestione per competenze della PA nella prospettiva della creazione e della protezione del valore pubblico.
Il convegno si articola in due tavole rotonde che riflettono sui temi in discussione da prospettive complementari, precedute da altrettante relazioni di apertura. Al mattino “Formazione, competenze, valore pubblico” introdotta e moderata dal presidente del Consorzio Franco Bochicchio. Al pomeriggio, la direttrice Francesca Grassi illustrerà il bilancio delle attività realizzate nel trentennio e la successiva tavola rotonda moderata da Simonetta Ranalli, componente della Giunta del CO.IN.FO., focalizzerà l’attenzione su come le istanze discusse al mattino intercettano questioni che interpellano direttamente le Università nell’approntare adeguate risposte, e sui contributi che possono venire dalla rete e dalle risorse delle Università associate al Consorzio.
Il CO.IN.FO. nasce nel marzo 1994 all’Università di Torino dall’impulso iniziale di sei Università e della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Scuola Nazionale dell'Amministrazione. Negli anni si sono aggiunti numerosi Atenei interessati a migliorare, mediante la formazione, l’efficienza delle Amministrazioni nel quadro della cooperazione interuniversitaria: in tutto ora sono associate 45 università statali. Nell’Università, per l’Università, con l’Università è la mission che il CO.IN.FO. ha fatto propria proponendo un nuovo modo di operare fondato sul coinvolgimento e sulla partecipazione attiva degli Atenei nella prospettiva di realizzare comuni traguardi, di crescita individuale e di sviluppo organizzativo.
"Il convegno del trentennale - dichiara il presidente del CO.IN.FO. Prof. Franco Bochicchio - segna una tappa importante per la rete nazionale delle 45 Università italiane associate, per gli oltre 350 collaboratori – professori universitari, ricercatori, magistrati, dirigenti, funzionari e professionisti – che nei trenta anni di vita hanno collaborato alle oltre 1.500 attività organizzate (ricerca, formazione, convegni, seminari, ecc.); inoltre, per gli oltre 80mila dipendenti delle Università che hanno partecipato alle iniziative del Consorzio. I lavori del convegno si concentrano su temi di grande attualità, che intercettano esigenze di sviluppo e di innovazione nella PA anche in attuazione del PNRR. Per il CO.IN.FO. si aprono nuove prospettive d’azione che riguardano i significati e le direzioni dell’agire competente nel pubblico e al servizio del pubblico, nonché la gestione delle risorse umane".
“È con viva soddisfazione che l’Università di Torino - sottolinea il Rettore dell’Ateneo Stefano Geuna - ospita il convegno del Consorzio Interuniversitario sulla Formazione che celebra i trent’anni dalla sua fondazione. Quando CO.IN.FO fu istituito, proprio presso la nostra Università, era già chiaro quanto cruciale sarebbe stato negli anni a venire il ruolo della formazione per la pubblica amministrazione e, soprattutto, nell’Università. Quella centralità di aggiornamento è diventata oggi un bisogno vitale. Solo grazie alla formazione continua, infatti, le amministrazioni possono essere messe in grado di affrontare i diversi scenari di cambiamento e innovazione che trasformano le nostre istituzioni con inedita velocità e radicalità. Sono quindi particolarmente onorato che un bilancio sulla strada percorsa e quella ancora da percorrere possa essere fatto con un grande convegno organizzato di nuovo a Torino. Anche perché il nostro Ateneo è un esempio significativo di come l’investimento nelle persone e nella loro qualificata formazione professionale debba essere la base di un modello efficiente di sviluppo strategico dell’Università, che guarda con ottimismo alle sfide del prossimo futuro”.
“Se consideriamo la grande quantità, la velocità e il grado di obsolescenza delle informazioni che oggi ‘maneggiamo’, anche alla luce dell’irrompere delle tecnologie digitali e dell’Intelligenza artificiale, le competenze nella pubblica amministrazione sono essenziali – afferma il Ministro Paolo Zangrillo –. Non possiamo più prescindere da un processo di innovazione di funzioni, procedure e compiti. In trent’anni di attività, un traguardo che non è da tutti e per il quale mi congratulo, CO.IN.FO. è diventato un centro nevralgico che favorisce la crescita professionale e lo sviluppo delle competenze delle nostre persone, mettendole in relazione tra di loro e, soprattutto, con il territorio. Dobbiamo continuare su questa strada, proseguendo nel percorso di rinnovamento della pubblica amministrazione che stiamo mettendo a terra”.