Arrivare in bici e posteggiarla a UniTo: sempre più facile e sicuro per tutti
Con la primavera UniTo avvia una serie di iniziative per garantire un concreto incentivo a chi sceglie di spostarsi in bicicletta, a vantaggio dell'ambiente, della qualità della vita e della salute
E' al Campus Luigi Einaudi il primo posteggio protetto (30 posti) ad accesso controllato mediante scheda magnetica per biciclette. Aperto a tutta la comunità universitaria, personale e studenti, che potranno indistintamente utilizzare i 318 posti bici distribuiti sia in superficie sia nel parcheggio sotterraneo.
In Rettorato, lo spazio interno destinato al posteggio biciclette, ovviamente limitato e non estendibile a causa dei vincoli architettonici dell’edificio storico, verrà ristrutturato con l’installazione di nuove attrezzature e l’ottimizzazione degli spazi che permetteranno di raddoppiare il numero di posti disponibili.
Al Dipartimento di Biotecnologie in Via Nizza, sfruttando in modo ottimale i limitati spazi disponibili di proprietà dell’Ateneo, verranno creati 16 nuovi posti bici, venendo incontro alle forti esigenze dell’utenza del Dipartimento. Sulla stessa area UniTo è partner del progetto della Città di Torino, finanziato dal Collegato Ambientale del Ministero dell’Ambiente, a supporto dell’incentivazione della mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, che si incentra sull’asse di Via Nizza e offrirà a breve ulteriori spazi di parcheggio bici su aree pubbliche limitrofe al Dipartimento.
“Il lavoro che si concretizza ora nelle azioni citate è il punto di partenza e sperimentazione per una strategia di intervento più ampio, che mira all’estensione all’intero Ateneo delle politiche di incentivazione alla ciclabilità” spiega Andrea Scagni, docente di riferimento del gruppo di lavoro sulla mobilità del Green Office UniToGO. Aggiungendo che “In questa prospettiva, l’Ateneo acquisterà un ulteriore stock di moderne strutture di posteggio bici di cui disporre in modo flessibile in base all’analisi dello stato di fatto presso le numerose sedi dell’Ateneo. La situazione al riguardo, finora rilevata in modo non del tutto capillare, sarà ora oggetto di una ricognizione di dettaglio che si concluderà nel prossimo futuro e costituirà strumento molto utile per ottimizzare gli interventi”.
“I posteggi bici protetti, come quello che si inaugura al Campus Einaudi” conclude Scagni, “sono strutture ampiamente diffuse all'estero, e ormai presenti in molte realtà importanti anche in Italia. Costituiscono forte incentivo alla ciclabilità urbana e in generale all'intermodalità, per una mobilità più sostenibile. La nostra iniziativa, oltre ad essere una virtuosa sperimentazione per l’intera comunità universitaria, spera di essere anche uno stimolo per le amministrazioni pubbliche locali perché anche Torino possa presto dotarsi di infrastrutture innovative. Ad esempio una priorità per i pendolari è rappresentata dalle maggiori stazioni ferroviarie cittadine di Porta Susa, Porta Nuova e Lingotto. Il nostro impegno per favorire la ciclabilità urbana potrà essere maggiormente efficace se strutture analoghe saranno realizzate anche presso gli hub intermodali di trasporto pubblico della città”.
Il coordinatore del Green Office Egidio Dansero aggiunge “Tali interventi sperimentali a favore della mobilità ciclabile si inseriscono nell’ampio ventaglio delle attività promosse dal Mobility Manager di Ateneo, in sinergia con il gruppo di lavoro di UniToGO e i vari uffici dell’Università, a favore dell’intera comunità universitaria. Ad esempio, per incentivare l’utilizzo del traposto pubblico, è recentemente stata siglata una rilevante convenzione con Trenitalia che prevede importanti sconti per il personale dipendente, come già avveniva con GTT. Per la numerosa comunità degli studenti, invece, sono attive delle agevolazioni tariffarie mediante gli abbonamenti pluri-mensili Formula a tariffe agevolate per studenti fino a 29 anni.” Dansero conclude ricordando che “il tema della mobilità sarà anche rilevante nelle interlocuzioni in corso con la Città di Torino per il ridisegno dell’area di Viale Ottavio Mai in cui, certamente, sarà posta attenzione alle varie forme di mobilità sostenibile”.